Ad un anno dall’entrata in vigore del divieto di pubblicità del gioco con vincita in denaro (gaming) ad opera del c.d. Decreto Dignità (art. 9 decreto legge n. 87/2018), l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha ritenuto di indirizzare al Governo alcune considerazioni sulla materia, formulando al contempo alcune specifiche proposte di riforma.
“Le proposte, da ricondurre all’esercizio del potere di segnalazione al Governo attribuito ad Agcom dall’ordinamento di settore, sono formulate – in uno spirito di fattiva e leale collaborazione istituzionale – anche alla luce degli esiti della consultazione pubblica svolta ai fini dell’adozione delle Linee guida (delibera n. 132/19/CONS) sulle modalità di attuazione delle disposizioni di cui al citato Decreto, nonché all’esito della prima esperienza applicativa”, spiega l’Autorità in una nota illustrativa sull’impatto della pubblicità del gaming.
L’intervento dell’Autorità sul gaming “è finalizzato a promuovere una riforma complessiva della materia che assicuri la più effettiva tutela del consumatore, in un quadro di rafforzato contrasto delle pratiche di gioco illegale”.
La segnalazione evidenzia, tra l’altro, l’esigenza di una complessiva sistematizzazione del quadro normativo di riferimento, frutto di norme susseguitesi e sovrappostesi nel tempo in assenza di reciproca armonizzazione. Ciò con specifico riguardo sia ai soggetti interessati alle prescrizioni e ai divieti (ambito soggettivo), sia alle fattispecie disciplinate (ambito oggettivo). Si tratta, in definitiva, di disporre di un quadro normativo certo di riferimento che tuteli tutti gli interessi coinvolti.
La segnalazione richiama l’attenzione su alcuni profili di particolare rilievo in vista di un processo di riforma: assicurare la conoscenza e promuovere la consapevolezza del gioco legale; distinguere e colpire selettivamente le attività tipicamente d’azzardo, maggiormente soggette a compulsività e meno controllabili, prevedendo al riguardo norme più stringenti non solo per la pubblicità; adottare una strategia multilivello per un contrasto più efficace del gioco di azzardo, prevedendo a tal fine l’introduzione di meccanismi di identificazione e di limitazione delle perdite per tutte le piattaforme di gioco, con particolare riferimento al gambling machine per il quale andrebbe introdotta una disciplina ad hoc; incentivare campagne di informazione sui rischi connessi al gioco e sui supporti medico-terapeutici disponibili per chi ravvisi problematiche connesse al gioco; dettare regole differenziate che consentano, nel rispetto del principio di neutralità tecnologica, di tener conto delle specificità delle diverse piattaforme trasmissive; chiarire e modulare il presidio sanzionatorio a seconda della “pericolosità” della concreta condotta rilevata.
L’Autorità sottolinea come il processo di consultazione pubblica avviato nel dicembre 2018, allo scopo di definire gli indirizzi interpretativi della norma, abbia coinvolto tutti i soggetti che ne hanno fatto richiesta, e che hanno potuto così presentare memorie ed essere auditi.(E.G. per NL)