Il mercato degli investimenti pubblicitari ha chiuso il 2012 con una flessione del 12,5%, con un totale investimenti pari a 8420 milioni di euro.
E’ quanto emerge dai dati del Centro di Ricerca Assocom, che anche per il 2013 prevede un calo del 12,5%, pari a 7095 milioni di euro di investimenti, per il totale mezzi classici ma un incremento del 5,7% per il settore digitale. Il disinvestimento nei media tradizionali riguarda tutti i comparti: nel periodo gennaio-aprile 2013 Nielsen rileva una flessione totale degli investimenti pari al 18,9% e riporta un segno negativo per tutte le prime dieci categorie di investitori, ad eccezione del Retail. Le previsioni per il 2013 sui diversi mezzi di comunicazione vedono una crescita solo del digitale, con un +5,7%, mentre diminuiscono gli investimenti sugli altri mezzi: radio -11%, TV -12%, esterna -16,5%, periodici -20,9%, quotidiani -23,9% fino al -30% del cinema. Sul totale della spesa per il 2013 il peso percentuale maggiore lo conserva la televisione, col 51,1%; il digitale vale il 19,9%, la stampa il 17,2%, la radio il 5,9%, l’esterna il 5,4% ed il cinema lo 0,4%. (AGI)