Nielsen: l’evoluzione tecnologica sta cambiando il modo di comunicare e di raggiungere il pubblico da parte degli inserzionisti pubblicitari. Live streaming, connected tv, e-commerce, podcasting e meta-realtà hanno già alterato equilibri commerciali consolidatisi in 50 anni.
La pubblicità è di nuovo in territorio positivo: +1,2% su 2019 e anche il 2022 è visto in crescita. Nel dicembre 2021 in Italia sono 13 i settori merceologici in crescita, con il contributo maggiore portato da Media/Editoria (+48,8%), Bevande/Alcoolici (+36,1%) e Cura Persona (+14,6%). In calo invece gli investimenti di Finanza/Assicurazioni (-57,1%), Telecomunicazioni (-30,1%) e Farmaceutici/Sanitari (-23%).
Lo scenario 2021
Dal punto di vista degli investimenti pubblicitari, nell’intero 2021, Nielsen segnala l’andamento positivo di Distribuzione (+32,8%), Bevande/Alcoolici (+26,3%), Media/Editoria (+31,7%) e Cura Persona (+21,5%).
Recupero. Chiaro
“Come per l’economia, anche per il mercato della pubblicità il 2021 è stato un anno di chiaro recupero. Le imprese sono tornate ad investire, seguendo la ripresa economica, secondo le strategie e le modalita’ consuete“, ha commentato Alberto Dal Sasso, Adintel mediterranean cluster leader di Nielsen nel rendere noti i dati dell’andamento degli investimenti pubblicitari in Italia.
Le novità
“Non sono mancate le novità, se ci riferiamo all’evoluzione tecnologica che sta cambiando il modo di comunicare e di raggiungere il pubblico: live streaming, connected Tv, crescita dell’e-commerce, podcasting sino ad arrivare alla meta-realtà di cui si discute molto in questi ultimi tempi“, ha spiegato Dal Sasso.
Performance oltre la pandemia
Partito a gennaio con un deludente -4,5%, il 2021 ha chiuso con un brillante +13,5%, addirittura con +1,2% sul prepandemico 2019.
Rallentamento Omicron
Il 2021 è quindi a tutti gli effetti un anno positivo, anche se non è stato percepito come tale e se qualche preoccupazione rimane sul 2022, segnalato con un leggero rallentamento già nel dicembre con la ripresa della variante Omicron.
Aspettative
“Archiviato il 2021 positivamente – ha concluso Dal Sasso – ci aspettiamo un 2022 comunque in crescita, seppur fisiologicamente piu’ contenuta nel solco della crescita di medio periodo, in linea con gli altri paesi europei dove le crescite sono previste tornare in tale alveo’.
Le variabili sul 2022
Molto dipenderà tuttavia dall’evolversi delle crisi affacciatesi in questi ultimi mesi che sono tra loro concatenate: crisi Ucraina, aumento dei costi delle materie prime ed energia e il paventato pericolo della stagflazione che l’Europa farebbe fatica a gestire”. (E.L. per NL)