Bene giugno 2016 per il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia secondo i dati Nielsen: +8,1% sul 2015, che porta a +3,5% il primo semestre.
In termini monetari si tratta di una crescita di 113 mln di euro, che conduce il complesso a 3,351 mld di euro, che, se si considerasse anche il web non monitorato (social network e motori di ricerca), determinerebbe un aumento del 9,1% a giugno e 5,1% sul cumulato. Sullo spaccato per mezzi primeggia la tv, che nel primo semestre ha drenato 2,06 mld di euro, collocandosi a +7,8% dal gennaio 2016 a giugno, dove è cresciuta addirittura del 17,8% (grazie agli Europei). A tirare sono stati soprattutto le aziende di telecomunicazioni (+11,6%), la grande distribuzione (+20,2%) e farmaceutici e sanitari (+10,1%), mentre risultano in flessione finanza (‐14,8%) e abbigliamento (-7,2%). Così Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente della Utenti Pubblicità Associati (UPA): «L’Istat ha recentemente confermato la “tendenza positiva” dell’economia italiana, in questa il mercato della comunicazione pubblicitaria ribadisce nel primo semestre dell’anno il suo ruolo di traino crescendo a ritmi multipli rispetto al Pil: +5%. Una ulteriore conferma anche di quanto le imprese che investono in comunicazione credano nella ripresa economica del Paese, così come testimoniato chiaramente nella recente assemblea degli investitori in luglio». (E.G. per NL)