Le pubbliche amministrazioni sono tenute, a partire dall’1 gennaio 2008, ad utilizzare internet per l’invio della posta e per le telefonate.
Il governo punta, quindi, sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie per tagliare la spesa, ormai fuori controllo, delle PA. Ed è comprensibile, visto che la posta certificata ed il Voip (Voice Over Internet Protocol) permettono che tale attività venga svolta entro margini di sicurezza accettabili. Che la trasmissione di atti tra le pubbliche amministrazioni avvenisse tramite e-mail era già previsto, ma questa volta il governo fa sul serio, stabilendo anche un organo di controllo ad hoc: sarà il Cnipa (Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione) a vigilare sui comportamenti delle PA. Inoltre, se gli uffici non dovessero adeguarsi, in misura superiore al 50% della posta inviata, potranno perdere fino al 30% delle risorse stanziate per l’anno successivo da destinare alle spese di invio della corrispondenza cartacea.
Per quanto riguarda il Voip, dal gennaio del 2008 e, comunque, a far data dalla scadenza dei contratti di fonia in corso, le PA sono obbligate a usare i servizi previsti dal sistema pubblico di connettività o da analoghe convenzioni stipulate a livello territoriale. Anche in questo caso, la vigilanza e la verifica dell’adeguamento degli uffici a quanto stabilito dalla manovra spetta al Cnipa, ed anche in questo caso, qualora non venissero adeguati, è prevista una riduzione del 30% delle risorse stanziate per le spese telefoniche. Tuttavia, come ricorda l’Associazione Anti Digital Divide, molti comuni sono impossibilitati ad adeguarsi a quanto stabilito dalla bozza della manovra perché, grazie al mancato intervento di Telecom Italia, sono ancora tagliati fuori dalle tecnologie a banda larga.
Entrambi i meccanismi entreranno a regime con un decreto di attuazione ministeriale adottato dal Ministro per l’innovazione e le riforme nella PA, entro due mesi dall’entrata in vigore della Finanziaria per la posta elettronica, ed entro 20 giorni per il Voip. Secondo i calcoli del governo, la manovra permetterà di realizzare una riduzione della spesa di 25 milioni di euro per l’anno 2008, 140 milioni di euro per l’anno 2009 e 286 milioni di euro a decorrere dal 2010. (Tiziana Lovecchio per NL)