Non è stata ancora pubblicata sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri la circolare esplicativa relativa alle nuove modalità di presentazione delle domande per accedere alle provvidenze all’editoria.
Come noto, con D.P.R. n. 223/2010 si è provveduto alla semplificazione e al riordino dell’erogazione dei contributi all’editoria, a norma dell’articolo 44 del D.L. 112/2008 convertito, con modificazioni, dalla legge 133/2008. Tra le novità introdotte per le imprese radiotelevisive figurano la procedura per l’inoltro delle domande ed il termine di scadenza. Le istanze per l’accesso ai contributi dovranno infatti essere presentate per via telematica e con firma digitale dal 1° al 31 gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento dei contributi. Il regolamento ha rimandato ad una pubblicazione sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la definizione delle modalità di trasmissione delle domande, precisando che nell’ipotesi in cui l’impresa, per giustificati motivi, fosse impossibilitata ad utilizzare lo strumento informatico, la domanda potrà essere presentata, sempre entro il 31 gennaio, mediante raccomandata postale. Con successiva circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri, pubblicata il 22 luglio scorso, è stato confermato a riguardo che “A decorrere dalle domande di contributo per l’anno 2011 (da presentare entro il 31 gennaio 2012) va utilizzata la modalità in formato elettronico; è quindi necessario che sia le domande che la documentazione siano trasmesse informaticamente, utilizzando la Posta Elettronica Certificata e la firma digitale. A breve verrà anche emanata una circolare che chiarirà i dettagli della procedura”. Tuttavia ad oggi, a poco più di un mese dalla scadenza del termine per la presentazione delle istanze di contributo per l’anno 2011, non sono stati resi i necessari chiarimenti circa la procedura che le imprese interessate dovranno seguire per accedere alle provvidenze che ormai sono limitate al rimborso delle sole spese relative alle utenze telefoniche. Se la maggior parte dei soggetti che operano nel settore utilizza un indirizzo di posta elettronica certificata, considerato che tale strumento viene adoperato già da qualche anno per l’invio all’Agcom della Informativa Economica di Sistema (IES), il dispositivo della firma digitale risulta ancora poco in uso e la sua attivazione potrebbe comportare disagi se effettuata in prossimità della scadenza del 31 gennaio. (D.A. per NL)