Che sia la volta che il settore dell’emittenza locale si mostra unito in una situazione di assoluta emergenza, qual è quella della scellerata decisione del Governo Berlusconi di sopprimere le essenziali provvidenze per l’editoria a favore delle radio e tv locali.
L’associazione CONNA, la prima a dare l’allarme (mesi fa) a riguardo del disegno governativo punitivo nei confronti delle radio e tv locali (tanto che all’ente stanno in questi giorni pervenendo centinaia di attestazioni di stima da parte delle emittenti), ci ha fatto sapere che "in tempi rapidissimi il presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana ha risposto alla nostra comunicazione riservandosi di comunicarci l’ora in cui sarà tenuta l’Assemblea (probabilmente mercoledì prossimo) presso la sede nazionale di Corso Vittorio a Roma". "Roberto Natale conosce doppiamente i problemi della categoria, per la sua attuale veste di presidente e come professionista a lungo giornalista in RAI", precisa il CONNA. Intanto, Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del PDL, consapevole del l’immane disastro d’immagine che l’incomprensibile decisione del governo rischia di comportare per la già fragile maggioranza in un periodo delicatissimo, ha fatto sapere dai microfoni di CNR che "Radio e tv riavranno i loro fondi. E’ un impegno del Governo". "Dobbiamo ripristinare i fondi che la Camera ha tagliato per rispondere ad altre esigenze dell’editoria. C’è la volontà politica di reintegrare questi fondi, non posso dire ora attraverso quale strada, ci stiamo pensando, ma l’importante è raggiungere questo risultato", ha assicurato Gasparri. Ma le emittenti locali non hanno affatto intenzione di confidare in promesse così vaghe e pertanto, se non si troverà una soluzione certa in pochi giorni, assicurano che dalla prossima settimana inizieranno a programmare migliaia e migliaia di spot di protesta. Perché, visto di cosa è stato capace questo esecutivo, fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio. (A.M. per NL)