L’ultima relazione sui progressi compiuti per ridurre del 25% entro il 2012 i costi amministrativi che ogni anno la legislazione UE impone alle imprese rivela che sebbene manchino ancora due anni alla scadenza, l’UE ha già compiuto enormi passi in avanti e potrebbe addirittura superare gli obiettivi fissati.
La Commissione calcola che gli oneri amministrativi derivanti dalle norme UE e dalle conseguenti leggi nazionali costino ogni anno alle imprese circa 124 miliardi di euro. Grazie alle misure approvate le imprese dovrebbero ora risparmiare 7 miliardi di euro l’anno in termini di costi amministrativi. Altri 31 miliardi di euro l’anno potranno essere risparmiati se in ambito europeo verranno adottate le misure già presentate e in attesa di approvazione che prevedono, ad esempio, la semplificazione delle norme contabili per le imprese con un massimo di 10 dipendenti e l’abolizione delle restrizioni sull’utilizzo delle fatture elettroniche ai fini della dichiarazione IVA. Nel complesso le misure previste, proposte o approvate ammontano al 33% dei costi amministrativi per un importo pari a oltre 40 miliardi di euro l’anno. Ridurre la burocrazia è un elemento chiave della strategia dalla Commissione per uscire dalla recessione e dare un impulso all’economia in un momento di stretta creditizia. Molte delle misure sono destinate alle piccole imprese, la principale fonte di occupazione nell’UE. (Europa Regioni)