dalla newsletter di Franco Abruzzo.it
Roma, 29 febbraio 2008. «C’è una fetta d’Italia che per il programma del Partito democratico non esiste. Abbiamo letto con estrema attenzione il documento presentato a Roma il 25 febbraio scorso del segretario del Pd, Walter Veltroni, e spiace constatare che i liberi professionisti, un comparto produttivo con oltre 4 milioni di operatori che producono il 12,5% del Pil nazionale, siano stati completamente ignorati da uno dei principali partiti candidati alla guida del Paese». Questo il commento di Gaetano Stella, presidente della Confprofessioni, al documento programmatico di governo di Walter Veltroni.
Il numero uno della Confederazione dei professionisti che riunisce 16 organizzazioni associative nei comparti dell’economia/lavoro, sanità/salute, ambiente/territorio e diritto/giustizia rincara la dose sottolineando come «il programma del Pd, in alcuni punti condivisibile, preclude qualsiasi iniziativa del governo sul fronte del riordino del sistema professionale italiano, ingessato da almeno dieci anni». Ma Stella va oltre la diatriba della riforma delle professioni. «I numerosi interventi annunciati sul fronte dell’economia, della giustizia, delle infrastrutture e della salute pubblica si possono realizzare soltanto con le idee, le competenze e la piena collaborazione dei professionisti. Evidentemente, un’Italia del sapere e della conoscenza non si può fare».
Confprofessioni, presieduta da Gaetano Stella, è la confederazione che tutela gli interessi dei liberi professionisti come rappresentanza sindacale di categoria. Riunisce 16 organizzazioni associative di quattro macro comparti (amministrativo-economico; giuridico; tecnico; sanitario-sociale). Parte sociale dal 2001, è firmataria del contratto collettivo nazionale di lavoro, rinnovato lo scorso 3 maggio, per i dipendenti degli studi professionali: oltre 1,5 milioni di dipendenti, per 4 milioni di operatori che producono il 12,5% del PIL nazionale. Di concerto con le rappresentanze sindacali Confprofessioni ha attivato tre organismi bilaterali (Cadiprof – Cassa di previdenza sanitaria integrativa per i dipendenti degli studi professionali -, Fondoprofessioni – Fondo paritetico interprofessionale nazionale per la formazione continua dei dipendenti degli studi professionali e delle aziende collegate – e Previprof – fondo di previdenza integrativa per i dipendenti degli studi professionali -) come strumenti operativi per lo sviluppo del comparto. www.confprofessioni.eu
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