Il post switch-off del nord Italia sta confermando le enormi difficoltà tecnico-strategiche della concessionaria televisiva pubblica nell’affrontare un’impegnativa svolta tecnologica.
E ciò nonostante RAI sia stata fortemente agevolata dal MSE-Com attraverso l’attribuzione temporanea di canali del dividendo interno (come il 54 UHF o il 55 UHF) in aggiunta ai numerosi mux assegnati. Il carrozzone pubblico, anche in questa occasione, ha dimostrato il peggio di sé: davanti alla manifestazione di gravi problemi di sintonizzazione dovuti perlopiù ad una errata progettazione delle reti e ad una cattiva pianificazione delle risorse frequenziali – su tutti l’incredibile vicenda del canale 24 in Emilia Romagna per la veicolazione del programma regionale di Raitre – l’unica contromisura immediatamente adottata è stato il consueto scaricabarile.