"Preoccupa l’azione della National Security Agency statunitense, che a quanto si apprende avrebbe raccolto tabulati telefonici di milioni di cittadini, probabilmente non solo statunitensi".
Lo afferma Antonello Soro, Presidente dell’Autorità garante per la privacy interpellato dall’Ansa sul caso Verizon. "Desta perplessità – continua Soro – soprattutto il carattere indiscriminato della captazione, che sembrerebbe prescindere da indizi di reato in quanto coinvolge i cittadini solo perché abbonati alla compagnia Verizon. Né il fatto che riguardi solo i dati "esterni" delle comunicazioni – continua Soro – rende questa attività meno lesiva della privacy, in quanto dai dati di traffico possono ricostruirsi aspetti rilevantissimi della vita privata". Secondo il Presidente dell’Autorità per la privacy "preoccupa poi il fatto che tra i soggetti intercettati possano esservi anche cittadini europei, ai quali le discipline interne garantirebbero un livello di tutela ben più elevato. La difesa della democrazia passa sempre attraverso il consolidamento delle libertà e non deve essere affidata alle scorciatoie di una sorveglianza generalizzata della vita dei cittadini. Come lo stesso Presidente Obama ha più volte riconosciuto".