Il Garante per la privacy ha pubblicato un vademecum per preservare i dati personali in occasione delle frequentazioni web nelle vacanze estive, periodo in cui, notoriamente, l’attenzione alle cautele si mitiga.
Partendo dai "selfie", il Garante ricorda che "pubblicare le foto o i video delle vacanze sui social network è divertente. Ma non tutti vogliono apparire on-line, essere riconosciuti o far sapere dove e con chi si trovavano durante le ferie. Soprattutto se le immagini possono risultare in qualche modo imbarazzanti. Se si postano foto o video con altre persone, è sempre meglio prima accertarsi che queste siano d’accordo, specie se si inseriscono anche dei tag con nomi e cognomi". Se sulla geolocalizzazione, l’ente suggerisce di "disattivare le opzioni di geolocalizzazione di smartphone e tablet, oltre a quelle dei social network eventualmente utilizzati", a riguardo dei "social ladri", l’Autorità evidenzia che "postando sui social network che si è in vacanza si potrebbe far sapere ad eventuali malintenzionati che la propria casa è vuota. Il pericolo aumenta se poi si scrive anche per quanto tempo si resterà in vacanza o in quali giorni. Il suggerimento è innanzitutto quello di evitare di postare sul web informazioni troppo personali, come l’indirizzo di casa o la foto del posto dove si parcheggia di solito l’automobile. E’ bene poi controllare le impostazioni privacy dei social network, limitando la visibilità dei post solo agli amici; fare attenzione a non accettare sconosciuti nella cerchia di amicizie on-line; eventualmente, bloccare la funzione di geolocalizzazione dei social network per non far sapere quanto si è lontani dalla propria abitazione". E’ bene, poi, fare attenzione alle offerte di sconti straordinari su viaggi e affitti di case per le vacanze – da ottenere compiendo determinate operazioni, come, ad esempio, cliccare su link, fornire dati personali o bancari – che possono arrivare via social network, e-mail, sms, sistemi di messaggistica. Virus informatici, software spia e phishing (cioè, una frode finalizzata all’acquisizione, per scopi illegali, di dati personali dell’utente) possono essere in agguato. "Inoltre – spiega il Garante della riservatezza – per evitare i rischi di furti di identità, meglio essere prudenti con i pagamenti on-line se l’indirizzo internet del sito appare anomalo (ad esempio, se non corrisponde al nome dell’azienda che dovrebbe gestirlo) o se non vengono rispettate le procedure di sicurezza standard per i pagamenti on-line (ad esempio, la URL – cioè l’indirizzo – del sito deve iniziare con "https" e avere il simbolo di un lucchetto)". In vacanza molti utenti di smartphone e tablet scaricano app per giochi, suggerimenti turistici, ecc. prodotti software che "possono anche nascondere virus o malware (cioè, software pericolosi). Per proteggersi, buone regole sono: scaricare le app dai market ufficiali; leggere con attenzione le descrizioni delle app (se, ad esempio, nei testi sono presenti errori e imprecisioni, c’è da sospettare); consultare eventuali recensioni degli altri utenti; evitare che i minori possano scaricare le app da soli". Non scevre da rischi sono anche le connessioni Wi-fi gratuite, offerte da locali, stabilimenti balneari e hotel, che potrebbero non essere sufficientemente protette e mettere pc, smartphone e tablet a rischio di intrusioni esterne da parte di malintenzionati a caccia di dati personali. Inoltre, connessioni "infettate" potrebbero veicolare virus e malware, esponendo i dispositivi collegati a diversi rischi, dal phishing al furto di identità. In ogni caso, quando non si è certi del livello di sicurezza della connessione internet, meglio evitare di usare servizi che richiedono credenziali di accesso (ad esempio, alla propria webmail, ai social network, ecc.) o fare acquisti on-line utilizzando il web banking o la carta di credito. Sulla navigazione, l’organo di garanzia ricorda che "aggiornamenti software costanti e programmi antivirus, magari dotati anche di anti-spyware e anti-spam, possono essere buone precauzioni per evitare furti di dati o violazioni della privacy, non solo quando si usa il pc, ma anche per smartphone e tablet. E’ bene mantenere aggiornati anche i sistemi operativi di tutti i dispositivi utilizzati per garantirsi una maggiore protezione". Durante le vacanze, purtroppo, può accadere che smartphone e tablet siano smarriti o vengano rubati. Per proteggere i dati che contengono, "conviene impostare un codice di accesso non banale e conservare con cura il codice IMEI, che si trova sulla scatola al momento dell’acquisto e che serve a bloccare il dispositivo a distanza. In generale, è bene non conservare dati troppo personali su smartphone e tablet (ad esempio, password o codici bancari) e prendere altre piccole precauzioni, come quella di evitare che i browser e le app memorizzino le credenziali di accesso a siti e servizi (ad esempio, posta elettronica, social network, e-banking). Prima di partire si potrebbe fare un backup di tutte le informazioni (numeri di telefoni, foto, ecc.) su "chiavette" o hard disk esterni, oppure trasferirli sul cloud. Ovviamente, in quest’ultimo caso, è bene informarsi sulle condizioni contrattuali e sulle garanzie privacy del servizio cloud". Spazio nel vademecun anche a sms e messaggi via smartphone e social network, che nel periodo estivo hanno normalmente un boom. Alcuni potrebbero contenere virus, malware o esporre al rischio di spam. "E’ sempre bene fare molta attenzione prima di scaricare programmi, aprire eventuali allegati o cliccare link contenuti nel testo o nelle immagini dei messaggi", ricorda l’ente, che annota semplici precauzioni: ad esempio, non rispondere a messaggi provenienti da sconosciuti. Se si usa un pc, si può passare il mouse su un link senza cliccarlo e verificare – in basso a sinistra nel browser – la URL reale al quale si è indirizzati. (M.L. per NL)