Come usuale Nielsen Media Research fotografa lo stato di salute della pubblicità italiana. Il dato complessivo è buono (+2,1%), ma non esaltante. Se si calcola il fattore inflazione possiamo tranquillamente dire che il mercato pubblicitario si trova in una condizione di sostanziale stagnazione. In un torta che complessivamente rimane di grandezza costante, continuano però i flussi interni tra un mezzo pubblicitario e l’altro. Vengono confermate le tendenze rivelate negli ultimi quadrimestri. Pur attestandosi a livelli assoluti non paragonabili alla tv e alla carta stampata, internet (+28%) e radio (+7,9%) continuano a guadagnare terreno. Bene anche le affissioni (+9,2%).
Sempre in affanno l’editoria. I quotidiani nazionali vedono gli investimenti pubblicitari scappare via a favore delle edizioni locali. In questo contesto le difficoltà relative al rinnovo dei contratti per i giornalisti sono più che comprensibili. Difficile che gli editori possano continuare a concedere determinati privilegi senza che prima abbiamo dato il via a strategie di innovazione in grado di aumentare la loro capacità di attrarre investimenti pubblicitari. (Davide Agazzi per NL)