Il festival sarà interamente dedicato al mondo delle televisioni locali, alla Tv satellitare e digitale e alle nuove forme di comunicazione televisiva. Questa prima edizione sarà una sorta di vetrina per presentare la giuria e il regolamento di base che, a partire dall’anno prossimo, permetterà alle emittenti di concorrere all’assegnazione dei premi. Gran Premio Tv vuole diventare negli anni un punto di riferimento per gli operatori del settore con un appuntamento fisso che sia sempre più vicino al mondo delle televisioni regionali che, da un lato, valorizzi il patrimonio costituito dall’esperienza e dalla professionalità di quanti lavorano nel mondo dell’emittenza privata locale e, dall’altro, affronti i fenomeni connessi allo sviluppo della Tv satellitare, del digitale terrestre e delle nuove televisioni che sfruttano le potenzialità del web, della telefonia e dell’interattività. Gran Premio Tv sarà articolato in due parti: un vero e proprio “Oscar delle Tv locali”, e un laboratorio sulle nuove forme della comunicazione televisiva che cambieranno il nostro futuro sia di fruitori che di operatori del mezzo televisivo. Le televisioni locali italiane sono attualmente 644, di cui 613 attive e 13 con copertura nazionale, per un fatturato che, nel 2005, si aggirava sui 339 milioni di euro. Sono considerate laboratori di idee e creatività che lasciano spazio all’iniziativa dei giovani autori, mentre, come afferma Renzo Villa, storico conduttore del programma di Antenna3 Bingo: “nelle strutture televisive nazionali c’è troppa burocrazia. Quando e se un giovane autore con un progetto originale riesce proporlo ad un direttore di rete, nella migliore delle ipotesi quell’idea finisce nel cassetto per mesi a decantare, per poi essere buttata, o fare giri immensi prima di tornare, con opportune modifiche, proposte da una grossa casa di produzione. Nelle locali ci sono meno soldi ma, perlomeno, le idee sono più salvaguardate.” Ha commentato Riccardo Recchia, regista televisivo e direttore artistico della manifestazione: “Molte trasmissioni di successo attualmente in onda prendono spunto da idee e programmi nati su emittenti locali. Qui studio a voi stadio, per esempio, è nato molto prima di Quelli che il calcio, con un’idea base simile. Allo stesso modoAntenna3 lanciò il gioco a premi La bustarella con Ettore Antenna molto prima che l’idea fosse riutilizzata da Michele Guardì ne I Fatti Vostri o da Affari tuoi di Bonolis, prima, e di Pupo e Flavio Insinua, poi. Siamo in un periodo in cui le case di produzione multinazionale la fanno da padrone nella vendita dei format televisivi, presentando a Rai e Mediaset progetti che spacciano per originali quando in realtà sono stati già provati su piccola scala grazie alle tv locali”. Conclude Ettore Antenna, autore televisivo:” In Italia non c’è una vera e propria difesa dei diritti d’autore. I programmi vengono saccheggiati e non esistono reali provvedimenti legislativi in merito. Oggi, quattro o cinque società hanno in mano tutta la filiera della televisione ed è difficile farsi strada e sperimentare cose nuove. Le emittenti locali, a mio avviso, con lo sviluppo del satellite e del digitale sono destinate a ricoprire un ruolo sempre più importante nella definizione delle tendenze della televisione moderna”. La manifestazione apre venerdì 13 ottobre con “Come eravamo”, talk show sulla storia delle emittenti locali condotto da Sandro Piccinini e Giancarlo Dotto. Sabato 14 ottobre sono previste una giornata di studi su “La nuova televisione dal digitale al Tivufonino” con relazioni ed interventi di personaggi della stampa e delle televisione, e “La Tv in mostra”, uno show room per la presentazione di programmi e palinsesti della prossima stagione televisiva. Infine, alle 21, “Serata di gala delle televisioni”: targhe, riconoscimenti, premi,ospiti del mondo delle televisioni locali, presentato da Francesca Senette e Gianni Ciardo. (T.L. per NL)