Podcast, audiolibri e serie audio: gli italiani amano sempre di più le storie da ascoltare con le cuffie. Tale scelta sarebbe dettata dal fatto che la maggior parte delle attività si svolgono oggi di fronte ad uno schermo. Proprio per questo, l’italiano medio preferisce limitare l’utilizzo di pc anche per l’intrattenimento nel tempo libero. In proposito, i dati di Kantar, con la ricerca Audible Compass 2022, supportano questa tesi e vedono sia i podcast che l’audio-entertainment in generale come le fonti di intrattenimento principali in Italia.
New social audio
Il settore dei social audio, che è entrato a far parte integrante della vita del 65% degli italiani, ha visto coinvolte numerose piattaforme che, per stare al passo con i tempi, hanno dovuto investire implementando l’offerta di contenuti audio.
Brevissimo hype
Non per tutti i nascenti social-media, però, è stato semplice affermarsi nel mercato. Un esempio è Clubhouse – network audio destinato a cambiare la grammatica dei social – che ha vissuto un breve periodo di hype, per poi spegnersi e sparire nel giro di pochi mesi.
Flop di Clubhouse
Questo flop, però, non ha investito l’intero settore dell’audio-entertainment, che ad oggi risulta essere on top nelle classifiche stilate da Kantar, società che si occupa di effettuare ricerche di mercato.
Kantar
Quest’ultima, nell’ambito dell’indagine chiamata “Audible Compass 2022″ proprio per conto di Audible, ha rilevato, nel 2022, il grande apprezzamento e l’ormai radicata abitudine del 65% degli italiani intervistati ad ascoltare contenuti audio con regolarità.
Piattaforme podcast on top
Del resto, occorre considerare come l’offerta di intrattenimento audio sia particolarmente vasta. Ne sono dimostrazione la moltitudine di piattaforme che distribuiscono questi prodotti: partendo da Audible a Spotify, passando per Storytel, Rai Play Sound e Apple podcast.
35 milioni
Nel merito dell’indagine Kantar, la stessa ha rilevato che gli ascolti si attestano su oltre 35 mln di ore di contenuti ascoltate sul social dedicato ai podcast di proprietà di Amazon. Con ogni probabilità, le ore trascorse potrebbero essere molto superiori se si prendessero in considerazione tutte le piattaforme.
Intrattenimento audio e podcast
Gli utenti, nella fruizione dei contenuti, sembrano mossi sia dal desiderio di intrattenersi, che dalla volontà di imparare qualcosa di nuovo.
Evitare lo screen-time…
I consumatori poi prediligono l’audio-entertainment per ridurre il più possibile lo “screen-time”, ossia il tempo trascorso utilizzando device come pc o smartphone, in modo da consentire agli occhi di avere tregua dopo lunghe giornate lavorative trascorse di fronte al computer.
… a favore di narratori coinvolgenti
Le preferenze di ascolto si dividono principalmente in base all’argomento e alla trama del contenuto, a seconda che il narratore sia coinvolgente o noto nel settore podcast.
Opere inedite (non solo podcast)
Ad essere premiata, però, non è solo la bravura dei podcaster, ma il 61% degli intervistati ha espresso gradimento anche per le opere stesse, sia quelle pensate appositamente come podcast, sia quelle nate per essere lette e successivamente rimodellate sull’ascolto.
Gli autori
Ad emergere su Audible sono gli autori come il filosofo Umberto Galimberti, la regina dei romanzi rosa Lucinda Riley e il romanziere Marcel Proust, esempio di come gli audiolibri aiutino a connettersi anche alla letteratura moderna e contemporanea.
Le voci
Le voci più amate sono quelle di Alberto Onofrietti, che per Audible ha letto, tra gli altri, non solo i gialli scritti dalla regina del crime Agatha Christie ma anche le fiabe dei fratelli Grimm, o, ancora, Silvia Cecchini voce di Via col vento e Don Chisciotte, oppure Viola Graziosi, che ha dato la parola ad autori come Cesare Pavese e Isabel Allende.
E i generi?
L’indagine condotta rivela che nel 2022 su Audible a dominare la classifica degli audiolibri sono stati il fantasy, i classici e le saghe familiari. Mentre, per quanto concerne i podcast, vincono il crime, l’investigazione e, ancora una volta, il fantasy.
Ma dove si ascoltano i podcast?
Dalle interviste emerge poi che il luogo prediletto all’ascolto rimane la casa per il 64% degli intervistati, soprattutto per comodità.
“fedele compagno”
Per quanto riguarda, invece, il momento della giornata prediletto, ci sono degli ascoltatori (29%) che non identificano un luogo o un’occasione specifica, semplicemente perché i podcast si adattano al ruolo di “fedele compagno durante tutta la giornata”.
Nel mondo
Questa percentuale risulta nettamente più alta rispetto a quella rilevata dalle ricerche global, pari al 13%. Ciò conferma come l’intrattenimento audio sia ormai parte integrante della quotidianità degli italiani.
Grande qualità non solo dei podcast
Matthew Gain, SVP di Audible Europe, ha commentato l’indagine condotta da Audible Compass 2022 sostenendo che: “Tra le ragioni chiave del successo dell’audio-entertainment in Italia c’è l’estrema qualità delle produzioni, grazie a una filiera di eccellenza che va dagli autori ai narratori, ai tecnici”.
Country manager
Juan Baixeras, country manager Spain & Italy di Audible, ha continuato: “La ricerca evidenzia come l’Italia si distingua positivamente in termini di abitudini di ascolto. I contenuti audio in questo Paese fanno ormai pienamente parte della vita quotidiana delle persone […]. Audible continuerà a investire, sperimentando sempre più in sinergia con l’industria creativa italiana”.
Podcast made in Italy
Anche le piattaforme made in Italy si difendono bene nel settore. Infatti, OnePodcast, la media factory creata da GEDI, festeggia già un anno dal suo lancio nel mercato.
Il direttore artistico podcast e non solo
Linus, Direttore Editoriale e Artistico di OnePodcast, ha dichiarato che: “È stato un anno intrigante e stimolante. Finora abbiamo esplorato un territorio nuovo, sarà interessante vederne gli sviluppi futuri. Le storie sono il nostro apripista, con le inchieste abbiamo dimostrato la credibilità e il valore di approfondimento di questo strumento comunicativo […]”.
Business podcast radicato
Questo business è certamente radicato nella penisola e in continua crescita, vista anche la preferenza degli italiani ad optare per un intrattenimento che non coinvolga schermi di smartphone o pc. La bravura dei podcaster italiani e la varietà di contenuti offerti hanno influito nell’integrazione di “audio-entertainment” nel quotidiano. Baixeras ha già anticipato che Audible, sinergicamente all’industria italiana, è predisposta ad investire ulteriormente nel settore. (G.L. per NL)