L’operazione radiofonica dell’anno sembra ormai alla sua definitiva conclusione. Nel gruppo Finelco dovrebbero essere conferite quanto prima le attività radiofoniche di RCS Mediagroup, che otterrà quale corrispettivo una quota del 20 o 25% della holding del gruppo dei fratelli Hazan, che controlla Radio Studio 105 s.r.l. (editrice di Radio 105) e Radio Monte Carlo Italia s.r.l. (titolare del relay italiano di RMC) e nel quale orbitano altresì le emittenti 105 Classics (prima emittente locale su Milano nell’ultima sessione Audiradio) e RMC2 (progetto pilota di una emittente metropolitana di musica lounge che prima o poi dovrebbe godere di una meritata espansione).
Con questa operazione entrambi i contraenti conseguono un risultato grandemente positivo per i rispettivi core-business. Hazan si dota così di tre reti nazionali, competendo ad armi pari con Elemedia (che, alle prese da qualche anno con grosse difficoltà di gestione tecnica, che rendono critica l’illuminazione nel nord Italia per tutte e tre le reti, sembra reggere l’assalto dei competitori solo grazie alla tenuta del layout editoriale dell’emittente regina Radio Dee Jay) e rendendo certamente durissima la vita per gli altri concorrenti monorete (in primis RDS). RCS, per parte propria, si disimpegna dalla gestione diretta in un settore la cui difficoltà di colonizzazione forse aveva sottovalutato, senza tuttavia averne ritorni negativi d’immagine, in quanto permane quale socio di capitali in un gruppo che, probabilmente, diverrà a breve il principale player del medium radiofonico italiano.
Del resto, ad Hazan negli ultimi anni la radio sta dando grandi soddisfazioni: il restyling della gestione tecnica ha consentito di migliorare in maniera significativa la copertura di 105 e RMC pur senza concretare gli investimenti plurimilionari dei concorrenti (si pensi al forte impegno economico di RDS per l’acquisizione delle frequenze di Discoradio nel nord Italia, che pure non sembra essere stato premiato da Audiradio, almeno allo stato). I prodotti editoriali delle reti di Largo Donegani sono considerati dagli operatori come tra i più curati ed i risultati d’ascolto premiamo le linee editoriali. Anche le emittenti satelliti, 105 Classics e RMC2 sono motivo di orgoglio per l’editore milanese: la prima si è aggiudicata il primato di emittente locale più ascoltata sulla piazza di Milano; la seconda, pur con enormi difficoltà di copertura metropolitana, è sintonizzatissima nei locali trendy del capoluogo lombardo.
All’operazione editoriale ha dedicato attenzione anche il quotidiano telematico Affari Italiani, che riprendendo ampie sezioni di un articolo di questo periodico, ha così scritto:
Quando tra pochi giorni verrà diramato il comunicato ufficiale (ormai solo una formalità) Play Radio saluterà la Rcs Media Group per andare ad ingrossare la lista delle stazioni in mano alla holding Finelco, che già controlla network come Radio 105, Radio 105 Classics, Radio Montecarlo e Rmc2. Dopo un mese di sussurri e smentite si avvicina il closing di un’operazione che nel mondo della radio ha creato un certo subbuglio. E questo non solo perché è passata di mano un’emittente importante. Nell’accordo che sancisce il passaggio di Play Radio al gruppo dei fratelli Hazan c’è spazio per uno scambio azionario, una quota – che pare sia del 25% – di Finelco finirà dritta nelle mani di Rcs. Il concretizzarsi della possibilità di intessere una partnership strategica ed operativa di queste dimensioni dovrebbe portare ad una integrazione delle rispettive attività nel settore radiofonico. In questo modo Rcs Mediagroup si disimpegnerebbe dalla gestione diretta di un’attività che è risultata più difficoltosa del previsto, mentre il gruppo radiofonico milanese conclamerebbe la sua già massiccia presenza nel settore annettendo una nuova concessione nazionale ed un reticolo di frequenze di indubbio valore che, integrato con quello di Rmc e 105, consentirebbe sinergie notevolissime anche in termini di scambi intergruppo ed extragruppo.
A questo punto tutta l’attenzione è concentrata su Play Radio. Da quel che si sa i creativi di Finelco avrebbero già nel cassetto un nuovo prodotto editoriale, che il momento rimane top secret, lasciando così senza risposta alcuni interrogativi e cioè se il brand verrà mantenuto o se cambierà, e se ci sarà un accorpamento con qualche altra emittente del gruppo. Play Radio, che vanta un profilo vicino a quello di Radio Montecarlo, stimola forti sinergie in campo pubblicitario in termini di offerta e di prezzi di listino a pacchetto. La concessionaria, che già vende Play Radio da qualche settimana, avrà così in portafoglio un formidabile trittico radiofonico che potrebbe alterare gli equilibri settoriali, soprattutto in un momento di riflessione da parte di molti operatori storditi da Audiradio. Le stime della concessionaria per il 2007 parlano di una raccolta di 72 milioni di euro, pari a un +15% rispetto all’anno passato. Nel frattempo Finelco ha deciso di pianificare un rilancio di immagine proprio per 105 e Radio Montecarlo puntando su una campagna che contempla mezzi stampa e l’esterna.
Ma anche la rete internet è entrata nelle mire del Gruppo Finelco. Che in questi mesi ha via via potenziato la presenza sul web. Ora accendendo il computer e collegandosi ai siti delle rispettive emittenti, Radio 105 (www.105.net), Radio Montecarlo (www.radiomontecarlo.net) e Radio 105 Classics (www.105classics.net) si può ascoltare diverse web radio tematiche, come 105 Big Smile, con le barzellette raccontate dagli utenti che le possono registrare sulla segreteria telefonica, oppure Rmc Italia, con la musica italiana dalle rarità del passato alle novità. Gli amanti delle colonne sonore e dei nuovi suoni possono scegliere Rmc Film oppure lasciarsi coinvolgere da Montecarlo Nights Story con il meglio della programmazione dello storico programma di Rmc. Nel periodo natalizio è stata attivata la Xmas Radio, che ha suonato ininterrottamente le più belle canzoni natalizie intervallate dai ricordi e dagli auguri delle celebrità. Il successo è stato tale che il numero di queste radio web è destinato a crescere perché nel gruppo Finelco l’esperimento è piaciuto.
“Hazan si allea con Rcs? Noi andiamo avanti da soli”. Non ha dubbi il presidente di Rds (Radio Dimensione Suono) Edoardo Montefusco. Ascolti, fatturato e concessionaria hanno numeri buoni. Quest’anno l’obiettivo è crescere dell’8%. Con il nuovo portale, il network romano vuole creare una grande community di utenti, consumatori ed autori attivi di contenuti.
Presidente, quali sono le strategie di Rds per il futuro?
“Intanto puntellare le posizioni conquistate a fatica negli ultimi cinque anni”.
Intanto Hazan, editore di Radio 105 e Radio Montecarlo, si è alleato con Rcs Media Group.
“Guardi, i progetti industriali di chi investe in questo settore sono a lunga gittata. Play Radio è diventata la terza emittente di Hazan, forse riavvieranno un progetto che non ha avuto tanto successo”.
E sullo scambio azionario con Rcs che cosa pensa?
“L’ho trovato un’operazione intelligente da parte di Rcs, un gruppo così non ha tempo di occuparsi di un settore frammentato come quello della radio”.
Invece Rds va avanti da sola.
“Finora a ora è stato così. Abbiamo raggiunto un buon posizionamento in termini di ascolto, fatturato e di concessionaria. Quest’anno puntiamo a crescere dell’8% se riusciamo a confermare l’incremento del primo trimestre. Il fatto di essere veloci più dei grandi gruppi ci dà la possibilità di muoverci meglio. Quindi avanti così.”
Però vedo che su internet avete messo la quarta…
“Sì, è partito il nostro portale che dalle prime verifiche pare sia molto visitato, ad esempio, i nostri conduttori sono contattati attraverso i blog che fanno da ping pong ai programmi”.
Ma internet porterà denari alla vostra concessionaria?
“Il concetto di aumentare il fatturato passa anche attraverso il nostro sito, dove contiamo di accontentare i nostri clienti in portafoglio”.
Un’ultima domanda: in “famiglia” avete da qualche mese Discoradio, una delle emittenti “locali” (attualmente è diffusa in Lombardia e Piemonte) più ascoltate d’Italia: recentemente questa radio ha perso qualche frequenza (a favore di Rds e di altre emittenti del gruppo) e cambiato la programmazione. Qual è il suo futuro?
“Intanto si tratta di una radio esterna al gruppo entrata a far parte della vendita della nostra concessionaria. Mio figlio Massimiliano, che è il titolare di Discoradio, ha investito sia sul potenziamento delle frequenze nel nord che sul rilancio del target, il quale è stato messo in linea con il mercato lombardo”.