Migliaia di rappresentanti di organismi di ogni tipo, come ONG, imprese private, studi legali e organizzazioni sindacali, sono ogni giorno in contatto con il personale della Commissione europea, l’unica istituzione dell’UE abilitata a presentare le proposte legislative europee.
La rappresentanza degli interessi particolari dei vari organismi presso i legislatori europei si concretizza in una serie di attività: ad esempio, preparare e far circolare lettere, materiale d’informazione e prese di posizione o organizzare eventi.
Queste attività sono una componente importante di un sistema democratico e garantiscono che i legislatori siano consapevoli dell’impatto delle loro decisioni sui vari settori della società. Il nuovo Registro europeo dei rappresentanti di interessi, accolto con favore dagli stessi organismi, intende aumentare la trasparenza in questo campo.
L’iscrizione al registro è su base assolutamente volontaria, ma gli organismi che decidono di iscriversi dovranno specificare chi sono, quali sono i loro obiettivi e la loro missione e a quali settori politici sono interessati in particolare. Coloro che si registrano dovranno inoltre fornire informazioni finanziarie, in modo che risultino chiare le forze che sostengono la loro azione. Tutte le informazioni che figurano nel registro saranno rese pubbliche.
Coloro che intendono iscriversi al registro devono sottoscrivere un codice di condotta che disciplina i loro rapporti con il personale della Commissione. In tal modo si garantisce che tutti i rappresentanti di interessi rispettino le stesse norme e siano soggetti agli stessi controlli indipendenti e alle stesse procedure e sanzioni. Gli organismi iscritti al Registro non godono di particolari privilegi salvo la promessa di essere avvertiti per e-mail quando la Commissione avvia una consultazione pubblica.
Il Registro rientra nell’Iniziativa europea per la trasparenza, che intende dare più ampiamente conto ai cittadini dell’attività delle istituzioni europee e far conoscere meglio come viene utilizzato il bilancio dell’UE. Si auspica di estendere in futuro il Registro al Parlamento europeo e al Consiglio dei ministri. (http://ec.europa.eu)