Un italiano su due naviga sul web e circa uno su tre ‘ama’ o per lo meno frequenta i social network. Dal sondaggio, realizzato sulla fan page di Facebook di Lewis PR, emerge che un quarto degli intervistati vanta una grande passione e conoscenza di tutto ciò che è il mondo tecnologico.
Se fossimo in un film americano, questo 25% costituirebbe l’esercito dei cosiddetti ‘Nerd’ o meglio ‘Geek’. E, se solo il 9% dimostra ancora qualche avversità, nella terra di mezzo (66%) risiede chi dichiara di saperne a sufficienza per sopravvivere in una società che presenta spesso un confronto (a volte anche forzato) con la tecnologia. Forse per una questione di orgoglio o forse solo per imprudenza, il 61%, in caso di problemi con il proprio PC, “smanetta’ cercando autonomamente una soluzione. Decisamente più accorti, e con una certa onestà intellettuale, è quel 31% che dopo qualche misero tentativo, prima di combinare l’irreparabile, si rivolge a un tecnico competente. Non mancano gli ansiosi (8%) che alla prima avvisaglia vorrebbero riunire di fronte al proprio processore una schiera di luminari del chip. Ma quanto siamo legati agli oggetti tecnologici? Da un popolo di “mammoni” come il nostro non stupisce che il 55%, alla domanda ‘A cosa non rinunceresti?’, scelga la risposta (volutamente provocatoria) “alla mamma”. Un vincolo indissolubile lega invece il 36% degli intervistati al proprio PC, e il 9% al proprio iDevice o smartphone del cuore, ormai in grado di offrire un accesso alla rete di qualità eccellente. Che si tratti di dispositivo mobile di ultima generazione o di una “mattonella” stile primi cellulari anni Novanta, in Italia ci sono più telefonini che abitanti. Piani tariffari e promozioni vantaggiose sicuramente incentivano quel 68% che dichiara di utilizzare il cellulare per sms, mms e chiamate e quel 23% che ha scambiato il proprio dispositivo per una vera e propria memoria su cui scaricare di tutto. Solo il 9% utilizza il cellulare per le chiamate urgenti, proprio come se fosse un vecchio telefono a disco della SIP. Dal sondaggio di Lewisnoltre, a conferma di quanto dichiarato dal IX Rapporto del Censis-Ucsi secondo il quale un italiano su due naviga nel sempre più affollato mare di internet, emerge che il 59% dei interpellati riconosce una reale dipendenza alla rete, ammettendo di essere collegato 24 ore su 24. Social media, siti di informazione e di condivisione catturano invece il 33% dei navigatori. Solo l’8% utilizza il web unicamente per scopi didattici o lavorativi, o almeno, così dichiara. E fra internet, PC e cellulare si inserisce il gadget più diffuso e desiderato in tutto il mondo: il 7% venderebbe l’anima al diavolo (speriamo solo per modo di dire) per avere un iPad. Il 75%, per l’ultimo nato in casa Apple, non farebbe certo follie, ma non disdegnerebbe avere un giochino del genere tra le mani. (Adnkronos)