In un’intervista di Daniele Manca, pubblicata stamane sulle pagine del “Corsera”, Piersilvio Berlusconi (foto) ha spaziato su diversi argomenti inerenti il suo ruolo in Mediaset, la concorrenza, le prospettive future ed, anche, le proprie questioni familiari. Asse portante del discorso, ovviamente, la questione del tetto imposto sugli investimenti pubblicitari dal ddl Gentiloni, riguardo il quale Piersilvio ha commentato: “la Rai vive di canone e pubblicità, Sky di abbonamenti, Mediaset solo di pubblicità. E dove mettono un tetto fortemente peggiorativo? Alla pubblicità, cioè solo ai ricavi vitali per la nostra azienda”. Continua il vicepresidente di Mediaset: “L’ultima cosa che voglio è buttarla in politica, vorrei parlare solo da imprenditore televisivo. Ma onestamente vantaggi per il sistema non ne vedo. Quindi…”. La concorrenza di Sky sta erodendo ascolti ed entrate pubblicitarie al Biscione, ddl Gentiloni a parte. A tal proposito, l’inviato del “Corriere” chiede a Berlusconi jr come si concili l’amicizia personale che ha sempre legato la famiglia Berlusconi a Rupert Murdoch, con questa situazione di concorrenza selvaggia. “A dire il vero Rupert Murdoch non lo sento da mesi” – risponde l’imprenditore – “I miei rapporti erano soprattutto con Lachlan che però ha deciso di tornarsene in Australia. E comunque l’amicizia è una cosa, la concorrenza un’altra”. Quindi rapporti freddini, ma si sa, nel mondo degli affari l’amicizia segue un po’ la rotta del successo o dell’insuccesso, degli interessi personali, del “Dio denaro”. Però, giura Piersilvio, Mediaset non inasprirà ulteriormente la concorrenza con piattaforme a pagamento, ma potrebbe gettarsi a capofitto in un’altra avventura: “Oggi c’è la possibilità di essere operatori virtuali. Quindi come Tim, Vodafone e Wind offrono servizi voce e contenuti tv, non è da escludere che noi, oltre alla tv potremo fornire voce e altri servizi sui telefonini e via banda larga. […] Sempre che non ci incatenino”. Per finire, Manca rivolge un’ultima domanda un po’ più leggera a Berlusconi jr, su come egli abbia preso la notizia della lettera di Veronica Lario a suo padre Silvio, pubblicata su “Repubblica”. “Appena l’ho vista sono rimasto turbato. Poi ho trovato tutto abbastanza divertente”. Già, è piuttosto comprensibile, dato che sono quasi trent’anni che la famiglia Berlusconi si dà in pasto alla curiosità ed alla voglia di gossip degli italiani, non sarà certo un’innocente letterina a turbare l’animo di Piersilvio. Ma, forse, il testo della legge Gentiloni sì. (L.B. per NL)