Il mondo degli editori minori deve superare ogni giorno diverse difficoltà. La concorrenza è agguerrita, le distribuzioni sono in diminuzione e il settore è in crisi. I problemi si amplificano soprattutto per i settori specializzati in generi “particolari”, come ad esempio l’horror. Bisogna inventare nuove strategie di promozione, essere accattivanti e all’avanguardia per non rischiare di passare inosservati. Ed è ciò che ha fatto la casa editrice Gargoyle, specializzata in pubblicazioni di genere horror. Sul sito www.gargoylebooks.it, costruito come un castello gotico, l’attività di promozione consiste nel confronto con il pubblico che avviene non solo attraverso il consiglio di un libro, ma anche attraverso uno scambio di pensieri riguardanti problematiche riscontrate dai lettori. Inoltre si possono consultare news sempre aggiornate. Paolo De Crescenzo, fondatore ed editore di Gargoyle, afferma in merito al confronto con il pubblico: “Qualcuno, per esempio, pur riconoscendo la qualità dei nostri testi, aveva posto il problema dei prezzi troppo alti, dando il via a un dibattito in cui abbiamo voluto spiegare le nostre scelte editoriali”. Questo nuovo modo di comunicare ha aumentato la visibilità della casa editrice che si è fatta notare da uno dei principali distributori, Messaggerie. Una buona attività di promozione, quindi, aiuta. La casa editrice Este dal 1955 si occupa di pubblicazioni manageriali e, con l’utilizzo di strumenti multimediali mira ad eliminare ogni barriera esistente in ambito comunicativo tra mondo universitario e mondo imprenditoriale e manageriale. Andrea Bobbiese, amministratore unico di Edizione Este S.r.l., spiega: “Este ha costruito un patrimonio di accreditamento e contatti qualificati che si concretizza, per esempio, in un numero di abbonati rilevante nel campo delle riviste a distribuzione controllata, oltre che in contributi editoriali firmati dai più grandi nomi del mondo accademico e manageriale.” Importante per un ritorno di visibilità è anche il vecchio metodo del passaparola da alimentare attraverso la rete. Fara editore, specializzata in pubblicazioni di viaggi e filosofia (curioso binomio), si muove proprio in questa direzione. Oltre ad organizzare presentazioni sul territorio che sono “occasioni di incontri e confronti tra i nostri autori e il loro pubblico” sostiene Alessandro Ramberti, fondatore ed editore di Fara, l’autore stesso “compartecipa alla promozione e alla diffusione del proprio libro.” Il ruolo rivestito dall’autore è infatti molto importante. Se scrive un buon libro e si fa conoscere, attirerà l’attenzione del pubblico permettendo così alle piccole realtà editoriali di entrare nelle librerie attraverso l’aiuto dei lettori che ne richiedono la copia. “Proprio per questo il contatto costante con il nostro pubblico favorisce la nascita di canali distributivi autonomi.” Fidelizzarli, per far aumentare la richiesta. Quale che sia la strategia adottata, tutte le case editrici cercano di “tirare acqua al proprio mulino”, e ancora una volta, il web si rivela parte integrante, se non fondamentale, del processo. (Sara Fabiani per NL)