Il Ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento per le comunicazioni e Dipartimento per lo sviluppo e coesione – ha presentato alle Regioni e a oltre 60 operatori di telecomunicazione lo stato di avanzamento del Piano Nazionale Banda Larga.
L’Agenda digitale europea definisce l’azzeramento del divario digitale il primo obiettivo da raggiungere entro il 2013. Una priorità per questo Governo che in due anni ha ridotto il divario digitale nazionale del 46% passando dal 13% della popolazione non raggiunta dalla banda larga, oltre 8 milioni di italiani al 7,1% come dimostrano i risultati della consultazione pubblica avviata per conto del Ministero da Infratel Italia, conclusasi il 20 aprile 2011 relativa all’aggiornamento della copertura degli operatori di telecomunicazioni di rete fissa, mobile e wireless che offrono o che hanno intenzione di offrire i propri servizi di connettività a banda larga sul territorio nazionale. Con il coordinamento del Ministero dello Sviluppo Economico, ai sensi della legge 69 del 2009, le amministrazioni pubbliche stanno unendo gli sforzi per raggiungere insieme un obiettivo comune. Erano presenti al tavolo anche il Ministero dell’Università e della Ricerca, della Funzione Pubblica, dell’Ambiente e delle Politiche Agricole e Forestali uniti nella convinzione che le infrastrutture a banda larga siano un presupposto allo sviluppo socio economico del Paese per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.