‘Abbiamo rispettato rigorosamente i tempi, il bilancio di esercizio del terzo ed ultimo anno del mandato e’ stato approvato lo scorso 24 giugno e da quel momento chi ha il potere di procedere, poteva e puo’ farlo’. Petruccioli ha quindi sottolineato che ‘come presidente uscente non devo dire nulla, perche’ i compiti e i poteri sono nelle mani della commissione di Vigilanza, dell’azionista’. E dire oggi che lui e il resto del Cda Rai sono in ‘prorogatio’ risulta anche inesatto, perche’ parlare di ‘prorogatio’ e’ appropriato solo quando si tratta di aziende quotate in Borsa, ‘mentre noi non siamo in questa condizione e dunque ci sentiamo in carica con i compiti che sono propri del Consiglio di amministrazione, anche per le nomine, con obbligo di assolvere ai compiti affidati e stabiliti dalla legge’. E’ ovvio che ‘una condizione di stabilita’ e’ preferibile. Ci sono decisioni che bisogna prendere, cosi’ come abbiamo fatto per i diritti del calcio. Abbiamo obblighi formali nei confronti di tre soggetti: azienda, commissione di Vigilanza e Agcom, nell’ambito delle leggi e per le competenze che sono proprie di ciascuno di questi soggetti’.