Un lettore ci ha segnalato una richiesta, presente in rete e rimbalzata su vari siti, tesa a scongiurare la distruzione di “reperti” storici di una delle prime televisioni private nazionali: la storica Videomusic (poi divenuta TMC2).
Questo il testo della petizione pubblicata, tra l’altro, all’indirizzo www.cliccarimini.it/palinstorici/petizione_salvarchivio.html
Petizione per salvare l’archivio di Videomusic/Tmc2.
E’ da tempo disponibile in rete un appello riguardante l’archivio di Videomusic, tv musicale creata a Lucca dalla famiglia Marcucci nel 1984, assorbita da TMC2 sotto la gestione Cecchi Gori nel 1996, tv che è stata a sua volta chiusa nel 2001 per far posto alla statunitense MTV, proveniente da Rete A (quest’ultima era comunque rimasta con una sua identità anche quando ospitava i programmi statunitensi).
Qui sotto i passi salienti (testo completo e contatti ai siti internet indicati in fondo):
“L’archivio storico (…) dell’emittente Videomusic/Tmc2 è un patrimonio storico e culturale nazionale. L’insieme di videoclip, interviste e programmi prodotti nel corso di diciassette anni dalla struttura passata sotto le denominazioni Videomusic e Tmc2 rappresenta una imprescindibile testimonianza di come si sia sviluppata la cultura musicale in Italia.
Tale insieme è (…) oggetto di studio da parte di docenti, ricercatori e studenti universitari, nonché storici, critici e addetti ai lavori (…). Decine di studenti di diverse Università italiane stanno attualmente già svolgendo tesi di laurea aventi come oggetto (…) il video musicale e le emittenti specializzate. Alcuni di questi studenti (…) stanno fin da adesso incontrando difficoltà insormontabili al fine della loro ricerca a causa dell’acquisizione dell’archivio dei videoclip di Videomusic da parte dell’emittente Mtv Italia.
(…) I VIDEO MUSICALI CONSERVATI DA VIDEOMUSIC A PARTIRE DALL’ANNO 1984 (…) POTREBBERO DUNQUE NON ESSERE PIÙ UTILIZZATI E DESTINATI PERCIÒ A GIACERE IN QUALCHE MAGAZZINO, CON LA CERTEZZA DI ANDARE INCONTRO AL DEPERIMENTO CHIMICO DEI SUPPORTI E QUINDI ALLA LORO INUTILIZZABILITÀ. Perdere per sempre opere che rappresentano l’inizio dell’arte del video musicale in Italia, essendo stata Videomusic la prima televisione tematica musicale a nascere in Europa, rappresenterebbe un danno per la memoria storica della cultura italiana.
(…) Si chiede pertanto l’applicazione di una sorta di eccezione culturale anche al videoclip italiano, riconoscendone il valore di opera d’arte e di strumento per la conservazione della memoria storica dell’arte musicale.
Sulla base di questa considerazione si chiede espressamente all’emittente Mtv Italia la donazione dell’archivio storico di videoclip appartenuti a Videomusic alle istituzioni culturali della nazione italiana, oppure in alternativa la donazione di copie su supporto Beta tratte dai master.
Si individuano come possibili enti destinatari della donazione il Ministero della Cultura – Dipartimento dello Spettacolo, l’Istituto Luce, la Biblioteca Nazionale. Dall’altra parte l’ente ricevente dovrebbe impegnarsi a rendere disponibile la consultazione di tale archivio a tutti i soggetti che ne abbiano legittima necessità per ragioni di studio e ricerca, sul modello di quanto già in qualche modo accade presso l’Istituto Luce per le opere storiche documentarie e cinegiornalistiche.
Obiettivo finale è l’obbligo del deposito di una copia di ogni videoclip prodotto o distribuito in Italia in un apposito archivio di Stato, come già accade per le opere cinematografiche e letterarie. Si arriverebbe in questo modo alla creazione di un archivio in fieri con continue nuove acquisizioni, in collaborazione con il mondo della produzione di video musicali e con quello discografico, il quale rappresenterebbe la migliore tutela possibile delle testimonianze dell’evoluzione della cultura videomusicale in Italia”.
http://www.bs.unicatt.it/dams/vm/ e http://www.assoartisti.it/eventi/petizio_videoclip.htm
Si può fare un commento: se la proposta in questione è certamente giusta ed interessante (possiamo aggiungere che uno dei volti della rete, Red Ronnie, ha ricordato in una intervista televisiva come, con tutte le tv musicali che ci sono, il suo “Roxy Bar” appaia ormai solo in edicola), nondimeno bisogna ricordare che “imprescindibili testimonianze di come si sia sviluppata la cultura in Italia” sono anche in quel “patrimonio storico e culturale nazionale” contenuto in quel che resta degli archivi delle altre televisioni (e radio) private.
Ancora prima di Videomusic ad esempio i Marcucci avevano creato, a Lucca ma con altre sedi sparse nel Paese, la rete Elefante (http://www.firenzemedia.com/mononet.html), primo tentativo di creare una rete nazionale caratterizzata dall’informazione.
E questa rete proseguì nel 1988 nell’emittente Retemia (fino al 1990 anche il direttore era lo stesso), per un certo periodo di tempo vera e propria fucina di autoproduzioni, tra cui degli interessanti varietà, anche quotidiani. Chi scrive sarebbe interessatissimo a sapere che fine hanno fatto quegli archivi. Ed anche, perché no, i marchi e relativi loghi (ed i supporti elettronici per mandarli in sovrimpressione).
Ed a proposito di musica, come stanno i supporti di “Un peu d’amour, d’amitiè et beaucoup de musique”, il quotidiano musicale trasmesso dal 1976 fino al 1980 dalla TeleMonteCarlo monegasco-francese condotto da Jocelyn-Sophie-Awanagana? (http://www.firenzemedia.com/phototv.html)
E tutto il resto del glorioso periodo della TMC pre-Rete Globo (1974-1986)? E Primarete Indipendente, tv nazionale di Rizzoli, ricordata per il tg di Maurizio Costanzo, che però trasmetteva anche un gioco, un quotidiano musicale ed altri programmi? E le centinaia di tv locali che si sono succedute nella nostra penisola? Un patrimonio immenso.
Ricordo che, in una intervista per la mia tesi di laurea, posi ad un interlocutore la domanda: “Che fine hanno fatto i nastri con le registrazioni della vostra emittente scomparsa?”: La risposta fu: “Sui nastri dell’emittente passavano 800 registrazioni, quel poco che è rimasto è prezioso, poi qualcuno muore e diventa ancora più prezioso”. Un altro interlocutore (peraltro oggi scomparso) alla domanda: “Tutti i varietà che avete trasmesso a quell’epoca dove sono?” rispose: ce li hanno i miei soci dell’epoca.
C’è di peggio: quando in una ulteriore emittente chiesi se esistesse un archivio con le loro autoproduzioni la risposta fu: “Ce lo abbiamo, ma i nastri sono vecchi, se provi ad usarli si spezzano, all’epoca non si pensava a fare archivio…”. Per non parlare di quanto successo ad una tv romagnola nel 2000: un incendio distrusse, oltre a vecchie apparecchiature, “dischi, musicassette e video d’archivio”.
Quale potrebbe essere il modo migliore per salvare il salvabile? Si accettano proposte.
L’immagine di TeleMonteCarlo è presa dal sito http://www.firenzemedia.com/monoestero.html, ed è fornita da Suite 500 del forum di Pollon Z; l’immagine del “Davms” dal sito http://www.bs.unicatt.it/dams/vm/ .
I palinsesti di Retemia, Elefante e Videomusic si trovano nelle pagine dedicate alle emittenti private nazionali, mentre quelli di TeleMonteCarlo in quelle dedicata alle emittenti estere.