Su mandato della Direzione Antimafia di Napoli, la scorsa notte le fiamme gialle hanno perquisito le abitazioni e le postazioni di lavoro di due giornalisti del “Corriere”, Giovanni Bianconi, a Roma, e Enzo D’Errico, a Napoli e Milano. Secondo gli inquirenti, i due sarebbero stati parte della rete del senatore De Gregorio, leader del gruppo parlamentare Italiani nel Mondo, indagato per riciclaggio di denaro sporco ed associazione mafiosa. Il CdR del giornale ha diffuso, oggi, un comunicato in cui ha espresso la propria preoccupazione “e motivato stupore, oltre a seri dubbi sulla legittimità di quanto avvenuto”, sostenendo che l’unica colpa dei propri colleghi sia stata quella di “avere svolto al meglio e rigorosamente il proprio dovere, fornendo ai lettori informazioni documentate su un senatore della Repubblica, Sergio De Gregorio”. La Guardia di Finanza, inoltre, ha sequestrato a D’Errico il proprio computer personale e quello di redazione, con rubriche telefoniche e tutto ciò che di personale v’era annesso. (Giuseppe Colucci per NL)