di Francesco Buffa, magistrato in Roma e professore a contratto di Diritto dell’Informatica, Università del Salento e Università Telma di Roma
da Il Quotidiano Giuridico – Quotidiano di informazione e approfondimento giuridico N 21/12/anno 2007
Il reato di diffamazione può essere realizzato, con varie modalità tecniche, attraverso l’uso delle tecnologie informatiche e telematiche. La fattispecie è emersa varie volte in giurisprudenza, ove si sono posti numerosi problemi giuridici attinenti alla configurazione della struttura del reato, alla giurisdizione del giudice italiano in caso di diffamazione resa da altro paese via internet, alla competenza del giudice – e prima ancora dell’organo inquirente -, alla equiparabilità della pubblicazione in internet alla stampa, alla responsabilità del provider ed al sequestro di materiale informatico.