“Cominciano male le olimpiadi cinesi. L’oscuramento di alcuni siti sensibili, con restrizioni di accesso a internet ai giornalisti stranieri che seguono le Olimpiadi, è una brutta notizia. Risultano così violate anche le intese per un accesso “sufficiente” alla rete garantito dalle autorità cinesi agli organismi internazionali dei giornalisti.
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana d’intesa con la Federazione europea (EFJ) e con quella internazionale (IFJ) chiede l’immediato sblocco di questa situazione e il rispetto degli accordi, l’accesso alle fonti di informazione e non solo agli eventi spettacolari, la piena agibilità nel lavoro professionale.
Con la brutta notizia di oggi, comunque, le autorità cinesi devono – e cominciano a – fare i conti.
Nel mondo le notizie circoleranno comunque e sarà impossibile cancellare quelle che non piacciono. Farebbero bene quindi le autorità cinesi a liberare piuttosto che a comprimere l’informazione.”
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30/07/2008
Pechino 2008: oscurati siti “sensibili”, i giornalisti protestano
I giornalisti stranieri in Cina per seguire le Olimpiadi avranno restrizioni nell’accesso a Internet. Il governo, che in un primo momento si era impegnato ad assicurare un “sufficiente” accesso alla rete per le migliaia di inviati, ha oscurato il sito del movimento spirituale Falungong, tradizionalmente bloccato nella Cina continentale, e altri siti “sensibili” non meglio specificati
L’oscuramento è stato comunicato dal portavoce del comitato organizzatore, Sun Weide. I giornalisti che già stanno lavorando nella sala stampa principale di Pechino hanno protestato perché non riescono ad accedere a numerosi siti, anche utilizzando la connessione wireless. (AGI)