Il patron della 21st Century Fox, Rupert Murdoch non molla la presa e le pensa tutte pur di ottenere l’acquisizione del 61% della pay-tv britannica (operazione che vale 15,6 miliardi di dollari).
Il magnate dei media, già proprietario del restante 39% di Sky Plc, finora è stato bloccato dal diniego della Cma (Competition and Markets Authority), che, con comunicato stampa del 23/01/2018, ha giustificato la propria decisione esprimendo “preoccupazione sul pluralismo dei media”.
La commissione, infatti, sostiene che la fusione tra le due società metterebbe a serio rischio la neutralità dell’informazione.
Il gruppo Murdoch è infatti proprietario dei quotidiani “The Sun”, “The Times” e del settimanale “Sunday Times” e così, mettendo le mani anche su Sky News, “eserciterebbe troppa influenza sull’opinione pubblica e politica”, ha dichiarato Anne Lambert, Presidente della Cma.
La decisione, tuttavia, non è ancora definitiva: infatti, entro il 01/05/2018 l’Authority dovrà inviare il report finale a Matt Hancock, Ministro UK per il digitale, la cultura e i media. Quest’ultimo dovrà poi pronunciarsi in merito alla questione.
Per convincere l’Antitrust britannica, Murdoch, quindi, ha ancora poco tempo e si gioca il tutto per tutto: come riporta il quotidiano Italia Oggi, lo Squalo (questo l’evocativo storico appellativo dell’imprenditore australiano) sembrerebbe voler nuotare verso la costituzione di un comitato editoriale indipendente, volto a garantire l’autonomia di Sky News, nel caso dovesse fondersi nella Fox. In questo modo potrebbe evitare di tenere Sky come società a parte, solo fonte di costi aggiuntivi.
Come facilmente intuibile, il parere definitivo della Cma e la successiva pronuncia del ministro Hancock andranno inevitabilmente a ripercuotersi anche sulla mega-acquisizione in corso tra la Walt Disney Corporation e la 21st Century Fox: Disney spera infatti che Sky passi interamente sotto il controllo di Fox al più presto, in modo da trarne anch’essa maggiori vantaggi.
Al tycoon Rupert Murdoch è chiaro l’obiettivo, ma resta da capire come reagirà l’Authority britannica. (G.S. per NL)