Dopo aver parlato in un precedente articolo della televisione in chiaro di Sky, TV8, è necessario osservare i risultati diffusi da tutto il gruppo Sky Italia.
L’esercizio chiuso al 30 giugno 2019 (Si ricorda che d’ora in avanti sarà chiuso al 31 dicembre) ha mostrato la presenza di ricavi per 3,29 miliardi di euro, ottenendo il 10% in più rispetto al 2018.
Nonostante ciò, il risultato operativo ha evidenziato un negativo per circa 74 milioni di euro e una perdita di 41 milioni di euro.
Diversamente, il dato relativo agli abbonati è stato positivo, saliti a quota 5,195 milioni dai 4,855 del 2018.
Un anno di cambiamenti
Questi dati sono i primi diffusi con la nuova proprietà Comcast, nonché dopo l’acquisto della piattaforma Premium di Mediaset. È facile dunque capire da dove derivi il negativo: i costi sono aumentati.
Nello specifico l’acquisto dei diritti tv ha inciso per 456 milioni (tra cui anche quelli per il potenziamento del palinsesto di TV8), mentre i costi del personale per 38 milioni. Quest’ultimo è cresciuto a 3.037 persone rispetto alle 2.773 del 2018.
I diritti sulle manifestazioni sportive
I costi sono aumentati anche per la partecipazione alle aste per la Champions League e per la Serie A di calcio 2018-2021, passati da 1,43 miliardi a 1,9 miliardi.
Inoltre la società sarà impegnata con i nuovi bandi per i diritti tv in ambito calcistico per la stagione 2021-2024.
La società controllata da Comcast dovrà valutare con attenzione gli investimenti in ambito sportivo, in considerazione del fatto che l’interesse del pubblico sta scemando ed è già in atto una condivisione delle spese tra i vari broadcaster (in particolare Sky con DAZN).
Le fonti dei ricavi
Come riportato in apertura i ricavi sono cresciuti del 10%, grazie, soprattutto, alla crescita degli abbonamenti residenziali (pari a 4,53 milioni) che portano un ricavo di 2,611 miliardi di euro (+7,1%).
Le altre fonti sono: quella pubblicitaria, da cui entrano 261,57 milioni di euro; 133,5 milioni dalla rivendita di contenuti; 76,8 milioni da installazioni e noleggi.
Gli altri ricavi hanno invece subito una flessione, sia per una minor produzione di partite di serie A che a causa di accordi commerciali venuti meno con partner telefonici.
TV8, PPV e Sky Go
TV8 ha inciso positivamente per 52,16 milioni di ricavi, i ricavi dalla pay per view perdono il 5%, ma continuano a valere 35,4 milioni di euro.
Sky Go è stata attivata da oltre 3 milioni di utenti e il gruppo si sta orientando oltre che all’ormai diffuso Sky Q, anche alla banda larga e agli over the top con Now tv.
Il consiglio di amministrazione, composto da Andrea Zappia (presidente), Maximo Ibarra (amministratore delegato) e Domenico Labianca, dovrà lavorare al meglio delle sue possibilità per sfruttare i risultati positivi ed eliminare il rosso del 2019. (A.N. per NL)