Con provvedimento datato 8 maggio 2017, il giudice del Tribunale delle Imprese di Milano Silvia Giani ha imposto a tutti i fornitori di connessione alla rete di “adottare le misure tecniche idonee a impedire la divulgazione dei contenuti protetti entro il tempo tecnicamente necessario e, comunque, non oltre 48 ore dalla ricezione della specifica segnalazione delle violazioni denunciate dalla ricorrente Mediaset Premium”.
Secondo Mediaset, “una decisione importante, che recepisce le indicazioni della Corte di Giustizia Europea sulla tutela del copyright online. Con 17 pagine di motivazione la Corte ha accolto integralmente le istanze di Mediaset Premium (respingendo le difese di tutti gli operatori telefonici convenuti) evidenziando, più di una volta, che la difesa dei diritti esclusivi in ambito autorale necessitano di una tutela “efficace” ed “effettiva? pur nel rispetto del bilanciamento di tutti gli interessi in gioco. Dopo aver chiarito che l’onere di segnalazione della diffusione abusiva di prodotti audiovisivi su siti internet spetta alla società ricorrente, in questo caso Mediaset Premium, il Tribunale ha imposto agli operatori telefonici ed agli hosting provider l’obbligo di impedire l’accesso ai “siti internet con nomi a dominio LiveTV”, presenti e futuri, imponendo anche una penale di 50 mila euro ?per ogni violazione successivamente constatata? In questo modo, il provvedimento del Tribunale di Milano in piena sintonia con quanto deciso recentemente dall’Alta Corte di Giustizia di Londra – fornisce una tutela più efficace dei diritti esclusivi degli editori, individuando nei fornitori di connettività gli operatori più idonei a contrastare la pirateria digitale. La Sezione Specializzata Impresa del Tribunale di Milano aveva già ordinato cautelarmente a un importante fornitore italiano di connessione internet di inibire a tutti i propri clienti l’accesso al noto portale ?rojadirecta?, uno dei principali siti che viola sistematicamente il copyright delle gare di Serie A e Champions League. Mediaset auspica che l’importante decisione del Tribunale di Milano possa agevolare il dialogo con i fornitori di connettività affinché venga trovata una soluzione condivisa per contrastare efficacemente la piaga della pirateria digitale”. (E.G. per NL)