Ancora una volta voci sulla cessione da parte del Biscione della sua pay tv fanno riprendere il titolo in borsa; tuttavia, il gruppo francese Vivendi non sembrerebbe avere dei vantaggi troppo evidenti dall’acquisizione e la scelta più sensata per Mediaset sembra ancora quella di una cessione a Sky.
Ancora nuovi rumors intorno ad una possibile cessione delle attività di Mediaset Premium da parte del gruppo di Cologno Monzese; stavolta, però, l’acquirente interessato non sarebbe Sky ma la francese Vivendi. Le indiscrezioni, rilanciate oltretutto da Il Sole 24 Ore, suggeriscono che il gruppo di Vincent Bolloré sarebbe interessato a impossessarsi di una quota di maggioranza nella pay tv in cambio di denaro e azioni della stessa Vivendi. La compagnia d’oltralpe non si esprime sull’argomento, mentre Piersilvio Berlusconi, a.d. di Mediaset, fa sapere che “non c’è nessuna trattativa in corso” e “non ci sono fatti nuovi in questo senso”. Nonostante questo, ieri il titolo di Mediaset ha chiuso la giornata di borsa con un +3,39%, proprio a causa di queste voci. Insomma, gli investitori sembrano lanciare sempre di più al Biscione segnali di fumo nel tentativo (finora vano) di fare accettare la situazione, cioè che il gruppo di Cologno non riesce a essere realmente competitivo in un mercato come quello pay. In primo luogo, infatti, la concorrente Sky non sembra risentire affatto della perdita dei diritti sulla Champions League, essendo riuscita ad incrementare la propria utenza di 12mila unità a fronte di una perdita nei ricavi del 3%. In secondo luogo, la rivalità con il gruppo di Murdoch si rivela molto costosa (per la Champions sono usciti dalle casse del gruppo ben 700 mln) e le possibilità che sopravvivano due player in questo mercato si fanno sempre più remote. Da questo punto di vista, bisogna allora chiedersi quanto effettivamente l’indiscrezione su Vivendi possa essere realistica e quanto davvero al gruppo francese convenga buttarsi su questo mercato. Secondo quanto comunica la banca d’investimenti Equita Sim, infatti, l’accordo più vantaggioso per il Biscione sarebbe “un’integrazione con Sky”, possibilità che è stata anch’essa al centro d’indiscrezioni nei giorni scorsi. Una scelta che forse sarebbe quella più sensata, ma che potrebbe portare a scomode conseguenze derivanti dalla cessione al gruppo di Andrea Zappia dell’intero mercato, causando delle possibili ripercussioni anche sul mercato della tv in chiaro. Da tenere in considerazione, inoltre, sono le esperienze di Vivendi con il mercato pay: la sua Canal + soffre una situazione di perdita ormai da quattro anni e, per arginare la situazione, è stata costretta a stringere accordi con BeIn Sports (come già discusso su questo periodico) sua storica rivale. Staremo a vedere insomma come (e se) la situazione si evolverà, ma per ora tutto sembra essere ancora abbastanza fermo. (E.V. per NL)