L’accordo tra BeIn Sports e Canal+ sembra essere stato raggiunto: obiettivo comune rallentare l’ascesa del nuovo concorrente Altice; si attende ora il consenso dell’Antitrust locale.
Canal+ e BeIn Sports sembrano aver sotterrato l’ascia di guerra per impegnarsi in un’alleanza che potrebbe segnare una nuova era per la pay tv francese. L’accordo tra le due emittenti non è stato ancora formalizzato, ma l’intesa sembra sia stata già trovata. Vincent Belloré, il patron del gruppo Vivendi che controlla l’emittente francese, si è fortemente impegnato in una convergenza con la tv qatariota. Il primo passo è già stato compiuto con l’offerta di Canal+ che permette ai propri abbonati di vedere, per tre mesi, anche BeIn Sports. Un riavvicinamento che ha tutto il sapore di un armistizio, considerando che meno di un anno fa le due emittenti si contendevano in modo aspro i diritti sportivi francesi ed europei. A rendere possibile l’unione tra i due ex concorrenti è la comparsa di un nemico comune, un terzo protagonista che va a rompere lo storico duopolio d’oltralpe. Parliamo di Altice, il gruppo di Patrick Drahi, che irrompe sulla scena scombussolando gli schemi sinora consolidati. Il nuovo concorrente ha già ottenuto in esclusiva per la Francia i diritti per la diffusione della Premier League dei prossimi 3 anni, mentre Bolloré e la tv del Qatar dovranno spartirsi i match del campionato nazionale. Si tratta quindi di un tentativo per evitare che tra i due litiganti il terzo goda: BeIn ha registrato perdite intorno ai 250 milioni di euro, e unire le forze sembrerebbe far bene ad entrambi. Ora la palla passa all’Antitrust, che dovrà decidere se dare o meno il suo assenso, aprendo una consultazione generale con gli operatori e i titolari dei diritti, compresi i club sportivi interessati. (G.C. per NL)