(ADUC) – Una lettera agli abbonati con i ‘fondamentali’ per passare indenni dalla vecchia tv analogica a quella digitale, e una serie di spot, da mandare su tutti i canali per convincere gli italiani che il ‘salto’ e’ ‘semplice come comprare un litro di latte’. Cosi’, la Rai si prepara al passaggio epocale, reso obbligatorio entro il 2012, da una direttiva dell’Unione europea ma che, oltre alla Val D’Aosta e al Trentino dove e’ gia’ avvenuto, si realizzera’ per gradi nelle diverse regioni italiane. A parlarne a viale Mazzini, il presidente Paolo Garimberti e il direttore generale Mauro Masi con il viceministro allo Sviluppo economico, con delega alle Comunicazioni, Paolo Romani, insieme a Luca Balestrieri, direttore del digitale terrestre e Stefano Ciccotti, amministratore delegato di Raiway. ‘Non ci potra’ essere nessuno che non sappia cosa sta accadendo e – ha sottolineato Romani – confermiamo il contributo statale di 50 euro gia’ previsto per le regioni che gia’ hanno affrontato il passaggio a chi ha i requisiti (un reddito pari o inferiore ai diecimila euro e un’eta’ pari o superiore ai 65 anni). Nessun contributo pero’ sara’ dato a chi evade il canone’. Quello al digitale – ha detto Masi – ‘sara’ un passaggio tecnicamente difficile ma importante e fondamentale’. Per sostenerlo ‘prevediamo un set di interventi da rafforzare e accelerare con, ad esempio, il coinvolgimento anche delle nostre ‘star’. Agiremo con l’intento di dare il via alla massima comunicazione settoriale, che prevedera’ anche attivita’ di marketing diretto’. La comunicazione quindi non manchera’, anzi andra’ ‘crescendo, forse anche troppo tanto che – ha scherzato il dg – mi aspetto proteste per eccesso di comunicazione’. Nel passaggio al digitale – ha detto Balestrieri – ‘siamo a un punto delicatissimo’ e per questo ‘lanciamo una campagna con due obiettivi: spiegare i punti di forza del digitale (moltiplicazione dei canali, fino a un quintuplo degli attuali, miglioramento della qualita’ di immagine/audio fino all’alta definizione, avvio dell’interattivita’ tramite telecomando, riduzione delle emissioni elettromagnetiche); indicare gli strumenti necessari, con l’invito agli utenti a comprare solo decoder certificati dal ‘bollino blu’ della Dgtvi (associazione per il digitale di cui fanno parte Rai, Mediaset, Telecom Italia Media e le associazioni delle emittenti locali), che ricevono anche la banda VHF e garantisce un minimo di funzionalita’, e ad amministratori di condominio e antennisti a controllare la vecchia antenna analogica per verificarne la posizione’. Per passare al digitale terrestre infatti non e’ necessaria una nuova antenna, ma solo un decoder. Potrebbe essere necessario pero’ il montaggio di un elemento supplementare o il riorientamento dell’antenna, in particolare negli impianti centralizzati. Oltre al decoder, gli utenti possono comunque acquistare direttemente un televisore con decoder integrato, riconoscibile da un ‘bollino bianco’, sempre della Dgtvi, che permette di vedere i programmi gratuiti in chiaro e, grazie a un piccolo dispositivo (Cam), acquistabile insieme al televisore o anche successivamente, anche i contenuti a pagamento. L’offerta digitale gratuita Rai e’ di otto canali (Rai Uno, Rai Due, Rai Tre, Rai4, Rai News 24, Rai Gulp, Rai Sport piu’, Rai Storia), tranne in Sardegna dove si vedono anche Rai Gulp+1 e Rai Edu1, canale test in alta definizione usato finora per la trasmissione di eventi sportivi, come prossimamente per i mondiali di nuoto a Roma (vasca e tuffi). Questo il calendario del passaggio al digitale terrestre, che avverra’ in due tappe (‘switch over’, passaggio al digitale di Rai Due e Rete4 e ‘switch off’, passaggio integrale al digitale): switch over – 20 maggio Piemonte occidentale (Torino e Cuneo), 16 giugno Lazio, 10 settembre Campania; switch off – 14-23 settembre Val D’Aosta, 24 settembre-9 ottobre Piemonte occidentale, 15-30 ottobre Trentino, 26 ottobre-13 novembre Alto Adige, 16-30 novembre Lazio, 1-16 dicembre Campania. Le date per le altre regioni verranno a breve stabilite dal ministero dello Sviluppo economico. Per informazioni: 800.022.000 e www.decoder.comunicazioni.it