Tutto, o quasi è pronto, i protagonisti sono ai nastri di partenza. Partirà in luglio l’avventura di Virgin Radio, la nuova emittente che prenderà il posto di Play Radio nella struttura di Finelco (che pochi mesi fa l’aveva acquisita tramite conferimento societario da Rcs). L’accordo sottoscritto la scorsa settimana ha stabilito quasi tutti i termini per lo start-up: il direttore artistico sarà Francesco Migliozzi, che sarà sostituito a Rds, da dove proviene, dalla speaker storica Anna Pettinelli. La radio sarà gestita dalla società Virgin radio Italy, che non sarà autonoma (con un proprio d.g. ed un proprio a.d.), ma inserita all’interno dell’organizzazione Finelco.
Il progetto di Virgin Radio prevede un posizionamente particolare, che non vada a sovrapporsi alla stragrande maggioranza delle radio commerciali italiane, ma che vi si distacchi in alcuni aspetti, al fine di conquistare anche segmenti di popolazione non ancora dediti all’ascolto assiduo della radio. In particolar modo, l’obiettivo di Hazan e soci è quello di non sovrapporla agli altri cavalli di razza di Finelco, vale a dire 105 e Rmc (rispettivamente orientate su target 25-35 e 30-45 anni). Virgin Radio mirerà a “colpire” una fetta di pubblico tra i 20 e i 35 anni, ma assumendo una personalità ben precisa, che non la porti sul piano d’emittenti come m2o, che mira ad un pubblico di giovani sì, ma senza particolari inclinazioni. Sul piano degli ascolti, poi, l’obiettivo è di ricalcare i fasti di Rin – Radio Italia Network, che, negli anni migliori, prima d’essere rimpiazzata da Play Radio (mai pienamente esplosa) contava una media di 2 milioni d’ascoltatori giornalieri. A luglio partirà il progetto, favorito certamente dalla già affermata popolarità del marchio Virgin (dischi, linee aeree, palestre, telefonia mobile…). Il tempo dirà se Hazan e Richard Branson avranno vinto la loro scommessa. (Giuseppe Colucci per NL)