I milanesi e non solo, lo sanno molto bene: una volta dentro la metropolitana, il telefonino smette di funzionare. La linea cade, e per tutto il tempo che si resta nel sottosuolo meneghino si perde ogni possibilità di accesso alla rete di telefonia mobile. Una problema non indifferente se si pensa che nella maggior parte delle grandi città dell’Europa continentale ciò non capita più da tempo. In Italia, però, a Torino, questo servizio è già attivo e ben funzionante. E’ innegabile comunque che la sua mancanza, sia tale da rappresentare un disincentivo ad abbandonare l’auto, per usufruire dei mezzi pubblici (nonostante si sia iniziato a parlare di una volontà d’imporre il divieto di parlare al cellulare in auto anche se forniti di auricolare, seguendo il modello francese), visto che molte persone, per motivi di lavoro, hanno bisogno di essere costantemente raggiungibili. Ecco, quindi, che ATM (l’Azienda dei trasporti pubblici milanesi) ha finalmente deciso di porre un rimedio definitivo alla situazione. Entro il 2010, infatti, lungo il percorso che collega le varie stazioni, ed i tratti in galleria tra una stazione e l’altra, saranno installati e messi in esercizio dei veri e propri ripetitori di segnale per i clienti TIM, Vodafone e 3 Italia. Il servizio è, per ora, già operativo in sole 5 stazioni (Cadorna, Cairoli, Conciliazione Cordusio e Pagano), ma è fruibile soltanto in un’area molto circoscritta: quella posta attorno ai mezzanini. Infatti, appena entrati in galleria, il segnale cade ed il telefonino resta in portante muta. ATM chiederà soltanto ai futuri passeggeri che non vorranno rinunciare a parlare col cellulare durante il viaggio, il rispetto della privacy, consigliando loro di tenere basso il livello della suoneria, e di parlare a bassa voce. (Paolo Masneri per NL)