“L’informazione, la circolazione delle idee, il confronto delle voci non si possono interrompere. La Federazione Nazionale della Stampa Italiana ha deciso di promuovere iniziative e manifestazioni per sostenere la libera informazione e assicurare la circolazione di punti di vista e di espressioni culturali e professionali”.
Questo l’incipit della lettera che il segretario della Fnsi, Franco Siddi, ha inviato a Paolo Galimberti, Presidente della Rai, ed al direttore generale della concessionaria pubblica, Mauro Masi, per annunciare la manifestazione prevista per il prossimo 25 marzo a Bologna per protestare contro la sospensione dei talk show decisa dal CdA della Rai lo scorso 1 marzo. Continua dunque la battaglia della Fnsi che, come noto, nei giorni scorsi aveva presentato, insieme all’Usigrai (l’Unione Sindacale Giornalisti Rai), un esposto all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), chiedendo un intervento “immediato” e “indifferibile” diretto alla reintroduzione, nei palinsesti delle reti Rai, delle trasmissioni “Porta a Porta”, “Ballaro”, “Annozero”, “L’Ultima Parola”. L’appuntamento del 25 marzo, che si chiamerà “Rai per una notte” e si svolgerà al Paladozza di Bologna, avrà per oggetto “la difesa della libertà di informazione”. Esso vedrà la partecipazione dell’Usigrai, di Giovanni Floris, Michele Santoro con la redazione di Annozero, e di altri giornalisti conduttori. Le riprese video e audio dell’evento verranno messe a disposizione su internet dalla Fnsi e l’Usigrai, che – si legge nella lettera – “consentiranno a tutti coloro che vorranno di riprendere e trasmettere in Tv o per radio l’intero evento”. Anche le emittenti nazionali private sono sul piede di guerra. Domani verrà resa nota la decisione del Tar sui ricorsi presentati da Telecom Italia Media e da Sky Italia, con i quali è stata richiesta la sospensione della delibera dell’Agcom n. 25/10/CSP, che ha esteso alle emittenti private la stessa disciplina dettata dal regolamento della Commissione di Vigilanza Rai per le reti pubbliche. Una disciplina che prevede, tra l’altro, l’applicazione, nella seconda fase del periodo elettorale, ai programmi di informazione delle regole rigide della comunicazione politica. Come riportato dall’Ansa, i ricorsi delle imprese televisive sono stati discussi “davanti alla III sezione ter del Tribunale amministrativo regionale, presieduta da Maria Luisa De Leoni. I giudici si sono riservati di decidere con una ordinanza che sarà pubblicata domani mattina”. (Daniela Asero per NL)