I Corecom Lombardia e Friuli Venezia Giulia hanno invitato questa testata ad informare che, con DPR 17 marzo 2014, pubblicato sulla G.U. del 18 marzo 2014, n. 64, sono stati convocati i comizi elettorali per le consultazioni europee. Pertanto, dal 19 marzo 2014, si applicano le disposizioni in materia di par condicio.
I Corecom ricordano anche il divieto per le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione, ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni. In attesa della delibera dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), che detterà come di consueto le disposizioni di dettaglio per le radio e le tv private locali nonché per i quotidiani ed i periodici, trovano applicazione le “Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica” di cui alla legge 28/2000, nonché il Codice di Autoregolamentazione per quanto riguarda le radio e le tv locali (D.M. 8 aprile 2004). Nei programmi di informazione dovrà pertanto essere garantito il pluralismo, attraverso la parità di trattamento, l’obiettività, l’imparzialità e l’equità. Si ricorda inoltre che in qualunque trasmissione radiotelevisiva diversa da quelle di comunicazione politica e dai messaggi politici autogestiti, è vietato fornire, anche in forma indiretta, indicazioni o preferenze di voto. Le emittenti intenzionate a trasmettere Messaggi autogestiti a pagamento (Map) possono trasmettere l’avviso secondo le disposizioni contenute all’articolo 6 del Codice, mentre per i Messaggi gratuiti (Mag), sarà necessario attendere la pubblicazione della delibera Agcom. Si ricorda infine che dal 19 marzo trova applicazione l’art. 9, co. 1 della legge 28/00, che impone alle Pubbliche Amministrazioni di sospendere le attività di comunicazione istituzionale ad eccezione di quelle indispensabili e svolte in maniera impersonale. (E.G. per NL)