La notizia, riportata dal quotidiano economico giapponese Nikkei, è che Matsushita (presente in Europa con il marchio Panasonic) e Hitachi starebbero lavorando a un accordo multimiliardario inerente la produzione dei pannelli Lcd. L’annuncio, non confermato ufficialmente, infiamma un settore molto attivo che, giusto l’altra settimana, aveva registrato l’azione legale di Sharp nei confronti di Samsung per la violazione di alcuni brevetti legati all’utilizzo della tecnologia a cristalli liquidi. Se la presunta operazione che vedrebbe coinvolta Matsushita andasse in porto, come hanno subito rilevato gli analisti, gli effetti a cascata sull’intero mercato delle Tv a schermo piatto sarebbero notevolissimi. Panasonic è allo stato, il maggior produttore mondiale di pannelli al plasma e l’accordo con Hitachi (che soffrirebbe di perdite d’esercizio nella sua divisione Lcd) rappresenterebbe un segno tangibile della volontà del produttore nipponico di scalare velocemente un settore, quello degli Lcd appunto, dove ora primeggiano nell’ordine: Samsung, Sony e Sharp. L’azione di Matsushita potrebbe quindi stravolgere gli orizzonti del settore e dovrebbe indirizzarsi su due direttrici: prendere il controllo della joint venture con Hitachi e Toshiba, acquisendo nel contempo il pacchetto di minoranza – a braccetto con Canon e staccando un assegno da 100 miliardi di yen – in Hitachi Displays Ltd (società che produce schermi Lcd di piccole e medie dimensioni e fortemente impegnata nello sviluppo di pannelli basati sull’innovativa tecnologia Oled) e investire 2,7 miliardi di dollari in un nuovo stabilimento di pannelli Lcd..
La strategia di Matsushita è stata vista, dai principali economisti giapponesi, come un passaggio obbligato per la società, chiamata a scegliere se investire nel mercato di massa degli schermi Lcd oppure dominare solo un segmento (di nicchia) dei plasma dai 50 pollici in su. Se Panasonic sarebbe quindi prossima ad inondare il mercato con una poderosa forza d’urto quanto a volumi di schermi, la sfida per il dominio del settore degli Lcd si preannuncia subito ancor più difficile di quanto non lo sia tutt’ora. E va a coinvolgere soprattutto il summit delle aziende asiatiche di elettronica di consumo. Sharp, per esempio, avrebbe deciso di investire tre miliardi di dollari per la costruire un nuovo impianto (il più grande al mondo) di pannelli Lcd, mentre Sony e Samsung si sarebbero impegnate a potenziare le capacità produttive delle fabbriche condivise in joint venture in Corea del Sud; la prima ha confermato che dalla nuova unità verranno sfornati pannelli di decima generazione, le altre due già producono schermi di ottava generazione, identici per livello tecnologico a quelli che la nuova fabbrica di Matsushita costrirà a partire dal 2010. Questo mercato entro i prossimi due anni dovrebbe crescere ulteriormente dell’85% per arrivare a valere, le stime sono della società di ricerca americana DisplaySearch, 91 miliardi di dollari. I pannelli al plasma, per contro, registreranno nello stesso periodo un incremento della domanda pari al 15%, per salire sino a 15,8 miliardi di dollari.(Paolo Masneri perNL)