La pubblicità italiana – ci dicono i dati Nielsen – si sta riprendendo dopo il knock-out della più prolungata crisi economica dell’era moderna. A gennaio il decremento è ulteriormente rallentato e si è assestato a -2,8%.
Ciò soprattutto grazie ai mezzi virtuosi che hanno invertito il trend. In primis, la radio che ha registrato un brillante (in tempo di crisi) + 5,6% (che probabilmente sarà confermato anche a febbraio) ed alla tv, che pure ha un segno positivo, anche se inferiore (+1,6%). A rallentare la crescita sono i media stanchi e meno reattivi, come la stampa tradizionale (quotidiani -15,1%; periodici -11,8%), ma anche ex enfant prodige come Internet (-4,1%). Meno peggio vanno anche cinema, outdoor e direct Mail (-5%), al contrario delle affissioni che segnano un disastroso -30%. Insomma, la ripresa c’é, ma la selezione della specie anche.