Forte dell’aver raggiunto l’obiettivo del 3% di share nel primo semestre del 2006, La7 ha presentato a Milano la programmazione del prossimo autunno. Tutti confermati i programmi di maggior successo: l’informazione e l’approfondimento di Omnibus, Otto e mezzo con Giuliano Ferrara e Ritanna Armeni, L’Infedele di Gad Lerner, Le invasioni barbariche di Daria Bignardi, Markette di Piero Chiambretti, Crozza Italia del beffardo Maurizio Crozza, Niente di personale di Antonello Piroso. Da settembre, all’una di notte, torna anche il programma di cinema La venticinquesima ora, affidato alla nuova conduttrice Paola Maugeri. Tra le novità, troveremo l’archeologia raccontata dalla trasmissione Nirvana che, fino al prossimo anno, sostituirà Stargate. Altre chicche saranno la minifiction sulla mafia, surreale e dissacrante, di Ciprì e Maresco, il nuovo programma affidato a Victoria Cabello e Mitiko con Natalino Balasso, Lella Costa e Marco Travaglio. Sono previste, inoltre, due giornate a tema: la prima per l’11 settembre, con un filmato inedito acquisito dalla Bbc, ed una seconda il 19 dicembre per l’ anniversario di Marcello Mastroianni, con un documentario coprodotto dalla stessa rete e presentato a Cannes. Nello sport si registra la sostituzione del Processo di Biscardi del lunedì sera con una trasmissione del nuovo direttore sportivo Darwin Pastorin. Biscardi, che è passato a 7 gold, rappresenta l’unica assenza importante che registra la rete del gruppo Telecom. “Dopo le elezioni – ha spiegato Antonio Campo Dall’Orto, il direttore generale di Telecom Italia Media, durante la presentazione alla stampa della programmazione autunnale – avevamo messo in conto qualche defezione prevedendo i corteggiamenti di Mediaset e Rai ai nostri volti più noti. Il fatto di non averne persi è segno di grande salute”. I numeri sembrano confermare il successo del “settimo canale” italiano: dal 2002 a oggi, mentre le tv generaliste hanno perso il 5% di share, passando dal 90 all’85%, La7 è salita dall’1,5 al 3,1% di share. La7, infatti, secondo Campo Dall’Orto, si muove in un contesto dove “le generaliste perdono terreno ma fanno massa e Sky è in crescita rilevante”. “Perché le generaliste non crescono e noi si? Mediaset – ritiene il direttore del terzo polo televisivo italiano, insieme a Mtv Italia – è in palese crisi culturale e oggi Sky è un’ottima alternativa, è la tv commerciale che vorrei, mentre dall’altra parte la Rai è investita di tutti i discorsi sul servizio pubblico”. “I nostri sono tutti programmi originali, basati sui conduttori e sulla loro squadra, non abbiamo nulla contro i formati ma – sottolinea il direttore – è bizzarro pensare che in Italia non si possano fare programmi originali, forse bisogna avere un po’ di coraggio, anche di sbagliare”. Sul fronte tecnico-organizzativo, dal 2007, le due emissioni di La7 saranno riunite e ci sarà anche una ricezione migliore. “Il progetto è chiaro, siamo in una fase di forte investimento” dice Dall’Orto, smentendo le voci di una possibile vendita del canale. (M.C. per NL)