Scarsa trasparenza e mancanza di informazione rendono la P.A. nemica del cittadino italiano. Inadempienze, lamentele e disservizi: è questo che traspare dal “Primo rapporto sulla trasparenza nelle amministrazioni pubbliche” realizzato da Cittadinanzattiva, con il sostegno del Dipartimento per la Funzione pubblica.
Nel documento si sottolinea come appunto la scarsa trasparenza da parte di chi deve erogare i servizi, nonché la proverbiale manchevole flessibilità della pubblica amministrazione, siano spesso tra le maggiori carenze avvertite dai cittadini italiani che sono soliti interfacciarsi con il servizio pubblico. Oltre ad una definizione poco chiara ed esaustiva di iter procedurali amministrativi – spesso incomprensibili per gli utenti – ciò che più indispone i connazionali è, come sempre, l’ottusità della pubblica amministrazione che, secondo il rapporto sopra citato, avrebbe raggiunto addirittura il 74% di segnalazioni, accertando ancora una volta il pessimo rapporto che i diversi dipendenti sembrano avere, di norma, con l’utenza di riferimento. Una soluzione però potrebbe arrivare: trattasi del recente decreto attuativo della legge 15/2009, il D.Lgs. n. 150/2009. La nuova disciplina prevede la sottoposizione a valutazione annuale dell’operato della pubblica amministrazione, sia dal punto di vista strutturale – ossia nel suo complesso – che individuale – ossia del personale dipendente. Secondo il decreto legislativo 150/2009, con cadenza triennale, vengono fissati specifici obbiettivi di performance che i singoli uffici, i dirigenti e il personale devono realizzare nello svolgimento delle loro funzioni. Come disciplinato dal decreto in esame, al fine di rendere più comprensibile e attendibile i documenti di rappresentazione della performance – contenenti gli obbiettivi – vengono redatti annualmente anche il Piano della performance e la Relazione sulla performance. Il primo è un documento di tipo programmatico, nel quale vengono indicati gli obbiettivi strategici e operativi, e, come recita l’articolo 10 del sopra citato D.Lgs. 150/2009, definisce, con riferimento agli obiettivi finali ed intermedi ed alle risorse, gli indicatori per la misurazione e la valutazione della performance dell’amministrazione, nonché gli obiettivi assegnati al personale dirigenziale ed i relativi indicatori. Il secondo documento che le Pubbliche Amministrazioni devono approvare è la Relazione sulla performance, di natura consuntiva in cui, a posteriori, vengono individuati i risultati organizzativi e individuali eventualmente raggiunti in riferimento agli obbiettivi stabiliti. Insomma, il ministro Brunetta dichiara di volersi schierare dalla parte del cittadino, cercando di risolvere il generale disservizio che contraddistingue la P.A. italiana. Vedremo se dalle parole passerà ai fatti. (M.C. per NL)