E’ partita oggi in 25 Comuni del Veneto la sperimentazione del progetto “Reti Amiche” tra notai e Comuni che, in attuazione del protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso 22 dicembre 2008 a Palazzo Vidoni, consentirà ai cittadini di ottenere direttamente dai notai informazioni anagrafiche e di stato civile. L’iniziativa, presentata oggi, in una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Chigi, dal Ministro della Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta e dal Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato Paolo Piccoli, si propone l’obiettivo di ridurre le code agli sportelli e di ridurre i costi di distribuzione dei servizi e delle informazioni delle pubbliche amministrazioni. Come di legge in una nota del predetto dicastero, il sistema prevede che i “notai italiani, collegati tra loro e con la P.A. attraverso la rete informatica del Notariato, possono acquisire e verificare on-line (in tempo reale) le informazioni di stato civile e anagrafiche necessarie per l’espletamento della loro attività richieste dai cittadini residenti o originari dei comuni aderenti all’iniziativa”. Il tutto senza oneri per i cittadini, i quali potranno richiedere anche alcune informazioni su immobili, come visure catastali e ipotecarie. “Una bella pagina di buona Pa”: con queste parole il ministro Brunetta ha definito l’avvio della sperimentazione che, attualmente, coinvolge circa 100 mila cittadini, ma che lo stesso ministro spera possa essere estesa a tutti gli italiani. Soddisfazione in merito è stata espressa anche dal Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato Paolo Piccoli, il quale si è dichiarato “orgoglioso di partecipare a un progetto che semplifica la vita, portando i servizi più vicini ai cittadini” (dichiarazioni tratte da ilsole24ore.com). I Comuni che hanno interesse a partecipare alla sperimentazione possono inviare apposita richiesta al Ministero per la Pubblica Amministrazione e Innovazione. Attualmente, l’iniziativa interessa i Comuni in provincia di Padova (Borgoricco, Maserà di Padova, Saccolongo, Saonara), di Verona (Bovolone, Castel d’Azzano, Castelnuovo del Garda, Lazise, Minerbe, Negrar, Oppiano, Povegliano Veronese, Salizzole, Soave, Sona, Terrazzo, Trevenzuolo) di Vicenza (Brendola, Camisano Vicentino, Castelgomberto, Dueville, Marano Vicentino, Montecchio Maggiore, Torri di Quartesolo) e di Venezia (Mirano). La nota del ministero fa sapere che si sta lavorando per estendere la sperimentazione anche nei Comuni di Forlì, Roma, Brescia e Prato. (D.A. per NL)