A un anno di distanza l’operazione ‘anti-fannulloni’ ha prodotto una riduzione media annua delle assenze per malattia di circa il 38%, pari, per tutta la pubblica amministrazione, a circa 14 milioni di giornate di lavoro in più. Il dato viene orgogliosamente annunciato dal titolare della Funzione Pubblica e dell’Innovazione, Renato Brunetta, a palazzo Chigi nel corso di una conferenza stampa. "Quattordici milioni di giornate lavorative in più -rimarca- vuol dire che 60 milioni di clienti-cittadini italiani hanno avuto, a parità di costo, 14 milioni di giornate lavorative in piu’ di servizi per loro. E si tratta -fa notare- di un dato stabile. Sono davvero soddisfatto di questo risultato -dice Brunetta- cosi’ come della reazione della P.A. e dei dipendenti pubblici alle norme introdotte proprio con lo scopo di moralizzare i comportamenti sulle assenze. Certamente -aggiunge- questo non basta. Occorre -spiega- premiare i dipendenti bravi, realizzare piu’ trasparenza a tutti i livelli (dagli appalti ai comportamenti, ai pagamenti), qualificare il lavoro pubblico, introdurre Ict". La battaglia per la riduzione delle assenze per malattia, dice Brunetta, è "lunga ma i primi risultati si vedono" e sono significiativi "ai fini dell’obiettivo ambizioso, che oggi confermo, di un aumento della produttività del 50%". Insomma, senza tagliare le assenze per malattia, non si può certo guardare all’aumento della produttività. La ferma volontà del ministro di vincere questa battaglia non è in discussione ma, confessa, "quando sento le notizie di arresti per assenze non gioisco, anzi lo vivo come un fallimento, mi deprimo. La magistratura e la polizia fanno il loro mestiere ma di certo non si cambiano così certi comportamenti ma attraverso regole, leggi e trasparenza". Tornando alle modalità con cui il dicastero sta portando avanti l’operazione anti-fannulloni Brunetta ricorda che la rilevazione sulle assenze è stata realizzata in collaborazione con l’Istat e che già da gennaio è disponibile, per le amministrazioni rispondenti, una procedura online che permette di trasmettere i dati anche via web. A partire da marzo questa procedura è diventata l’unico canale di acquisizione dei dati, con conseguente eliminazione della trasmissione via e-mail finora utilizzata. Sono pervenute, fa sapere il ministro, le risposte di 4.469 amministrazioni e, a seguito di controlli di qualità dei dati, dalle elaborazioni sono state esclusi dall’Istat i dati relativi a 242 amministrazioni. Le stime sono dunque state effettuate sulla base dei dati relativi a 4.427 amministrazioni. Con riferimento al mese di giugno la riduzione delle assenze per malattia, rispetto allo stesso mese del 2008, è stata del 27,4% (stima riferita al complesso delle amministrazioni pubbliche, ad esclusione dei comparti scuola, universita’ e pubblica sicurezza). Tale risultato è tanto più significativo, osserva Brunetta, "se si considera che gia’ a giugno 2008 il monitoraggio evidenziava una riduzione di oltre il 22% delle assenze per malattia, probabile conseguenza dell”effetto annuncio’ di una disciplina più rigida che il governo stava predisponendo e che, proprio in quel mese, si è concretizzata nelle disposizioni contenute nel decreto legge n. 112/2008. Il ministro tiene a sottolineare che "segnali di riduzione delle assenze per malattia provengano anche dal settore privato. Tra il primo quadrimestre del 2009 e lo stesso periodo dell’anno precedente si registra infatti, nel campione delle 42 imprese private intervistate (e che in termini di addetti coprono circa il 15% del totale dei dipendenti privati) una flessione delle assenze per malattia per dipendente di circa il 18%. Il dato – osserva il ministro – risente probabilmente della combinazione di tre fattori determinanti (Effetto crisi, Effetto medici ed Effetto moralizzatore) e merita sicuramente ulteriori approfondimenti". Per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione, l’indagine mensile indica una tendenza alla contrazione degli eventi di assenza superiori a 10 giorni, che rispetto a giugno 2008 si riducono del 24,7%. Nella stessa direzione vanno anche i dati sulle assenze per altri motivi che, sempre rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, si riducono del 3,4%. Con riferimento alle assenze per malattia, i dati di giugno segnalano come le piu’ rilevanti riduzioni siano riferibili agli Enti di previdenza (-43,7%) e alle amministrazioni provinciali (-37,5%). (Adnkronos)