Laureato, dirigente, libero professionista o imprenditore. Arriva puntuale all’aeroporto e ha una trentina di minuti di tempo libero prima di salire a bordo dell’aereo che lo porterà rapidamente a destinazione, probabilmente per un appuntamento di lavoro. Questo è l’identikit del frequent flyer che dedica mediamente, nel 57% dei casi, dai 3 ai 5 minuti a ciò che trasmette Telesia, televisione outdoor del Gruppo Class, che con quasi 200 monitor copre i principali aeroporti italiani. Secondo la ricerca Gfk Eurisko che ha tracciato questo profilo, il nostro uomo è un’ottima preda per i pubblicitari di questo nostro mondo che viaggia alla velocità della luce. Membro di un elite in grado di influenzare, tramite il passaparola, una platea di consumatori molto più bassa. Ma soprattutto una persona colta e attenta, in grado di ascoltare, abituata ad utilizzare internet e a leggere i quotidiani, alla ricerca di news e informazioni che possano soddisfare la sua curiosità. Si capisce quindi quanto possa essere appetibile come target per un professionista della comunicazione. Questo è proprio quello che, negli ultimi dieci anni, ha spinto, negli Stati Uniti, il business dell’outdoor tv fino a generare un giro di affari di 630 milioni di euro, con una crescita del 56% negli ultimi 3 anni e delle stime da capogiro per il prossimo futuro. C’è da scommettere che queste performance si ripeteranno anche in Europa. Telesia pare quindi ben posizionata per essere della partita. Tutto dipende da quanto riuscirà a soddisfare il palato esigente dei suoi ascoltatori itineranti. (Davide Agazzi per NL)