David Zaslav ha chiarito gli obiettivi della joint venture: competere con Netflix e Disney+. Il ceo di Warner Bros Discovery, con una dichiarazione che ha il sapore di una frecciata, ha inoltre messo in chiaro che la competizione del settore svod non è una gara a chi spende di più nelle produzioni originali.
Discovery 2021
Discovery ha da poco presentato il bilancio relativo all’ultimo trimestre 2021 e fatto il punto sull’intero esercizio appena concluso. Nel merito, i conti della società guidata da David Zaslav possono contare su 12,2 miliardi di dollari di fatturato (+14% sul 2020), suddivisi in 6,2 di raccolta pubblicitaria e 5,4 di distribuzione di canali e contenuti. In aumento anche gli iscritti a Discovery+, la piattaforma svod della compagnia americana, che arrivano a 22 milioni, con una crescita di due milioni solo nell’ultimo trimestre dell’anno. Proprio questo settore è al centro della strategia di crescita di Discovery.
Warner Bros Discovery
Il resoconto di fine anno è stata l’occasione per Zaslav per tornare sull’imminente fusione della società con WarnerMedia, operazione di cui si era già parlato. La conclusione della manovra e il conseguente inizio delle attività della nuova joint venture è fissata tra aprile e giugno di quest’anno, a seguito della riunione dei soci che avrà luogo l’11 marzo.
La sfida ai big
Warner Bros Discovery che toccherà, secondo le stime, ricavi per 52 miliardi di dollari già nel 2023, avrà come obiettivo principale quello di competere con i principali svod. La sfida è più che ardua, vista la disparità di partenza per numero di abbonati: Netflix 221,8 milioni, Diseny+ 196,4, Paramount 56,1.
Dimensioni
Zaslav ha però sottolineato come Warner Bros Discovery possa permettersi di competere con i principali attori del settore grazie a due aspetti fondamentali. Da un lato, un numero maggiore di proprietà intellettuali e brand che ampliano il target dello svod rispetto a Disney+; dall’altro, un catalogo più nutrito di quello di Netflix.
Gli investimenti intelligenti di Warner Bros Discovery
Il ceo ha poi aggiunto che gli investimenti futuri non punteranno sulla quantità, ma sulla qualità. L’obiettivo è crescere in maniera sostenibile, evitando dunque i piani aggressivi già visti in casi come quello di Dazn.
Eurosport e BT Sport
A proposito di OTT a tema sportivo: il gruppo americano è al lavoro sulla fusione tra Eurosport e BT Sport. Già nel corso di quest’anno l’operazione sarà conclusa e il nuovo prodotto editoriale debutterà nel Regno Unito e in Irlanda. (A.M. per NL)