YouTube ha recentemente lanciato negli Stati Uniti una nuova sezione del proprio sito, anche se il termine (sezione) può sembrare limitante per quello che è Primetime Channels (nome che Amazon certamente non gradirà, vista l’evidente assonanza con la sua Prime Video). Infatti, il servizio di Google ha integrato alle modalità di fruizione già presenti per svariati contenuti sulla propria piattaforma (pay-per-view, acquisto, avod), un nuovo catalogo, dall’aspetto ormai standard degli OTT, costituito da diversi canali.
Ognuno di questi, però, corrisponde in realtà a un servizio streaming: da Paramount+ a Showtime. YouTube si avvia così a diventare un super aggregatore di OTT.
Arrivato in sordina
Probabilmente distratti dall’occasione dei giorni festivi da poco trascorsi, in Italia è passata in sordina una notizia di forte peso per il settore OTT. Comunicato direttamente da YouTube il primo novembre, e attualmente disponibile solo negli USA, il giorno di Ognissanti è stato lanciato Primetime Channels.
Versione compatta
Il nuovo prodotto di casa Google condensa in sé i cataloghi di svariati servizi di streaming, rendendoli disponibili in una sola app. Non una stand alone, però, soluzione da sempre rischiosa, bensì tutto direttamente su YouTube, sia esso la versione mobile, browser o smart tv.
Pacchetto integrato
Non si tratta di una nuova versione di default del sito, ma di un pacchetto fruibile previa iscrizione. Una specie di abbonamento premium che, però, non richiede costi di iscrizione e non implica nemmeno costi per la fruizione (così come tutto il resto del catalogo di YouTube).
Primetime Channels non ha un prezzo
Sì, perché in sé, l’offerta di YouTube non ha un prezzo vero e proprio. L’utente, una volta iscrittosi, vedrà nella solita homepage del “tubo” i contenuti di Primetime, di cui potrà fruire attraverso diverse modalità.
Modalità vecchie, per un prodotto nuovo
Si passa infatti dal pay-per-view, all’acquisto vero e proprio del contenuto, che rimane disponibile nella propria libreria, fino all’avod. Queste modalità non sono in effetti di per sé nuove, ma anzi, sono da tempo il sistema di fruizione su YouTube, dai film, ai documentari, fino ai video di vario genere e alla musica. La vera novità è nel pacchetto reso disponibile attraverso Primetime Channels.
Il catalogo di Primetime Channels
Infatti, il catalogo, consultabile come quello dei principali OTT, comprende 30 canali, ognuno dei quali corrisponde a un servizio streaming. Si passa da Showtime a Paramount+, fino a Amc+, per citarne alcuni. Questa, quindi, la grande svolta di YouTube, che, alle già note modalità di fruizione, ha aggiunto contenuti ancora più appetibili, tutti disponibili sulla stessa app. In sostanza, il sito si sta avviando a diventare un super aggregatore per OTT.
Primetime Channels e gli OTT non aggregati
Questa operazione dalla grandissima portata, per nomi e quantità di attori coinvolti, potrebbe davvero portare YouTube a concorrere direttamente con i ben più affermati OTT. Forte, da ora, del catalogo di servizi come Paramount+ e – nel prossimo futuro – dei live della NBA, il servizio di Google potrebbe diventare un competitor insidioso, ad esempio, per Prime Video.
Un vero piano ad-supported
Ma, allo stesso tempo, grazie ad una fruizione ad-supported totalmente gratuita, potrebbe infastidire i nuovi piani di Netflix che invece, dal canto suo, ha solamente abbassato di poco il prezzo, nonostante la presenza degli spot.
Legame indissolubile
In più, per quanto Primetime Channels sia un prodotto nuovo, questo rimane legato a YouTube che, di fatto, ha a disposizione, almeno potenzialmente, tutti gli utenti che già sono iscritti alla piattaforma (attualmente 1,7 miliardi di persone).
Non “se”, ma “quando”
Per ora non si hanno notizie di lanci in Europa, anche se, con ogni probabilità, più che domandarsi se, bisogna domandarsi quando l’aggregatore YouTube Primetime Channels arriverà nel nostro continente. (A.M. per NL)