Spotify ha concluso il secondo trimestre migliore di sempre, grazie soprattutto all’aumento considerevole degli utenti. Mezzo miliardo di utilizzatori è un chiaro segnale che i servizi forniti dal colosso svedese sono in realtà molto apprezzati nel mondo. E così, pur considerando la perdita operativa arrivata a 302 milioni di euro, la società sembra non conoscere crisi.
Il miglior trimestre di sempre
L’OTT fondato da Daniel Ek, nonostante tutto, è un business che funziona e i dati del secondo trimestre conclusosi il 30 giugno scorso, ne danno dimostrazione.
Record di utenti
Senz’altro un elemento rassicurante, su cui l’azienda punta molto, è la crescita smisurata degli utenti attivi mensili, aumentati di 36 milioni. Cifra questa che ha consentito a Spotify di registrare un nuovo record: oltre mezzo miliardo (551 milioni per l’esattezza) di utenti nel mondo.
+27%
Un trend in salita del 27% sull’anno precedente. Ben oltre le stime che, invece, si aggiravano sui 530 milioni di utenti.
Utenti Premium
Bene anche l’aumento degli abbonati Premium, che nel secondo trimestre hanno raggiunto quota 220 milioni (+17%).
Anche ricavi totali buoni
Ma le buone nuove non terminano qui. Anche i ricavi totali, infatti, sono in segno positivo (+11%) a 3,2 miliardi di euro.
Crescita senza precedenti grazie agli utenti….
Una crescita senza precedenti, soprattutto lato utenti, che dà speranza a Spotify e conferma che la strada intrapresa dai vertici potrebbe essere quella giusta.
… in contrasto con il rosso di 302 milioni
Soprattutto per affrontare il rosso che, nel frattempo, è raddoppiato da 125 milioni di euro registrati nello stesso periodo del 2022 a 302 milioni di euro in quello appena concluso.
Podcast, quanto mi siete costati
Una perdita operativa che Spotify stessa riconosce derivare dagli ingenti costi sostenuti in diverse operazioni. Come i pesanti investimenti nel settore dei podcast.
1 milardo nelle acquisizioni
Negli ultimi tre anni l’OTT ha investito quasi 1 miliardo di euro in acquisizioni di società di podcasting, per poi fare marcia indietro.
Dietro front che è costato il posto a 600 dipendenti
Un cambio di rotta che si è tradotto nella chiusura di vari progetti e nel taglio di 600 dipendenti. Tutte decisioni prese nell’ottica dell’efficientamento societario.
Raccolta pubblicitaria
Anche se, a dirla tutta, i podcast si sono dimostrati strumento trainante per la raccolta pubblicitaria. Come riportato su Italia Oggi, Spotify ha sottolineato come la crescita dei ricavi adv dei podcast “ha nuovamente accelerato a oltre il 30% su base annua”.
404 mln di euro (+12%)
La raccolta complessiva, secondo i conti del Q2, si aggira sui 404 milioni di euro (+12% sul 2022).
Piena soddisfazione per Ek
Il ceo Daniel Ek si è detto soddisfatto del trimestre concluso, il migliore di sempre.
Buoni frutti
“Questa riaccelerazione è significativa e dimostra che i nostri investimenti nell’aggiunta di podcast e nel miglioramento della nostra piattaforma e dell’esperienza utente stanno dando buoni frutti”, ha dichiarato il co-fondatore nella conferenza con gli analisti.
I costi degli abbonamenti intanto aumentano
Nel frattempo, Spotify ha annunciato l’aumento del costo degli abbonamenti Premium in diversi paesi, tra cui rientra anche l’Italia.
+1 euro individuale + 2 euro duo
Il prezzo di sottoscrizione ad uso individuale è passato da 9,99 euro a 10,99 euro, mentre il Premium Duo (la formula per due persone) da 12,99 euro a 14,99 euro. (G.S. per NL)