Un’affascinante battaglia si sta svolgendo a livello mondiale contro Twitter e il suo nuovo CEO, Elon Musk. Il fondatore di PayPal, SpaceX, Tesla, Boaring Company, Neuralink (ecc.) è sottoposto in questi giorni a un fuoco continuo di articoli ostili, che hanno avuto inizio prima dell’acquisizione: quando si era dichiarato favorevole alla libertà di parola (“free speech“).
L’Economist si e’ spinto al punto di promuovere l’hashtag #TwitterMigration e pubblicare le istruzioni per accedere a servizi alternativi quali Mastodon, mentre molti grandi inserzionisti sembrano aver interrotto le loro campagne pubblicitarie sulla piattaforma.
Ma Musk prosegue sulla sua strada e con un tweet annuncia Twitter 2.0.
L’acquisizione
Come sappiamo, dopo l’acquisizione (27 ottobre 2022) l’imprenditore ha licenziato CEO e primo livello di management, ma – a differenza di quanto aveva previsto tutta la stampa – non ha riattivato immediatamente il profilo di Donald Trump ne’ quello degli altri utenti censurati “per sempre” dal vecchio management in base a queste argomentazioni.
Licenziamenti
Nelle settimane successive il pluri-CEO ha dato il via a un’impressionante catena di licenziamenti, portando la società da 7500 a circa 2700 dipendenti.
Bloated
Osservando il grafico riteniamo si possa comprenderne la ragione: la società era divenuta “bloated” (inutilmente pesante) dopo l’inizio della pandemia, senza che questo avesse portato a nuovi prodotti o servizi.
Le accuse
Le accuse della stampa internazionale sono sostanzialmente due.
La prima, che lasciare a tutti libertà di parola (incluso addirittura un ex presidente degli Stati Uniti) rappresenterebbe un pericoloso attentato alla sicurezza, aprendo la porta al famoso “hate speech” e a chi dice falsità.
La seconda che ha licenziato troppi dipendenti.
Mondiali fatali?
Bloomberg, CNBC, The Guardian e tanti altre testate hanno inoltre previsto era che il social sarebbe collassato durante i mondiali di calcio, privo di tanti indispensabili ingegneri in un momento di grande carico.
La previsione non si è avverata.
Cassandre inesperte
Il che non vuol dire che blocchi non possano avvenire in futuro, come è successo ad esempio a Facebook il 4 ottobre 2021: semplicemente, che i fatti hanno smentito gli “esperti”.
Slides from my Twitter company talk pic.twitter.com/8LLXrwylta
— Elon Musk (@elonmusk) November 27, 2022
Twitter 2.0
Veniamo al tweet dove Musk parla di Twitter 2.0. Innanzitutto viene condiviso qualche dato sull’aumento del numero degli utenti e dell’attività degli stessi sulla piattaforma, probabilmente per sottolineare il poco successo di #TwitterMigration.
Hate Speech in diminuzione
Senza dimenticare il famoso hate speech, che sarebbe diminuito notevolmente in corrispondenza con l’allontanamento di tanti dipendenti attivisti.
Funzionalità
Ulteriori slides parte del tweet chiariscono gli assi su cui si vuole far evolvere il servizio: l’advertising, il video, la crittografia relativa alla messaggistica (illustrata dall’immancabile gatto), i “longform tweets” e i pagamenti. Questi ultimi due punti ci paiono i più promettenti.
Longform tweets
I tweet lunghi sono infatti illustrati non come un classico messaggio non limitato a 240 caratteri, ma con la forma di un vero e proprio articolo.
Come Zuckerberg
Un sistema per incorporare contenuti di approfondimento senza necessariamente rimandare a fonti esterne: qualcosa probabilmente simile alle Facebook Notes, introdotte e uccise in poco tempo dal network del concorrente Zuckerberg.
L’applicazione totale
In ogni caso, lo sviluppo più interessante dovrebbe essere l’ultimo menzionato senza alcuna illustrazione. I titolo è “pagamenti”, ma il sospetto di molti, soprattutto in considerazione di un precedente tweet sulla misteriosa applicazione totale “x‘ (www.x.com), è che si possa trattare di un sisma complesso e articolato che comprenda anche funzionalità simili a WeChat Pay.
Blockchain
Anche se non è da escludere che si faccia un ulteriore passo avanti incorporando anche funzionalità distribuite in stile blockchain. In modo da aver contro anche banche e governi. (M.H.B. per NL)