Doccia gelata per gli utenti della principale piattaforma di streaming calcistico del nostro paese. Presto condividere il proprio abbonamento con un amico o un parente sarà impossibile o, in alternativa, molto costoso. Dazn punta infatti a diminuire il più possibile le condivisioni di account e si prepara a raggiungere l’obiettivo con aumenti e restrizioni.
Voci di corridoio
Dopo i rumors dello scorso dicembre – che avevano già sollevato non poche proteste – è arrivato il comunicato ufficiale di Dazn circa le nuove modalità di abbonamento.
Dal 2 agosto
Dal 2 agosto, infatti, cambieranno prezzi e modalità di fruizione delle sottoscrizioni all’OTT.
Condivisioni, nemico pubblico N.1
In particolare, l’aspetto più colpito è quello della condivisione. Questa pratica, già formalmente vietata, è di fatto diffusissima tra gli utenti della piattaforma, che condividono i propri abbonamenti con amici e parenti semplicemente fornendo username e password.
Aumenti
Le novità introdotte, invece, rendono questa pratica, se non impossibile, quanto meno molto difficile e dispendiosa. Infatti, gli abbonamenti in arrivo saranno uno standard da 29,99 euro al mese e uno plus da 39,99.
Nuovo standard
Il primo, già presente nell’offerta Dazn, è stato modificato nelle caratteristiche: non sarà più legato solo a username e password, ma anche alla rete dell’utente. Con il piano standard, due utenti potranno usufruire contemporaneamente dei contenuti, a patto di essere connessi alla stessa rete. In alternativa, in caso di fruizione esterna, l’accesso sarà permesso a un solo dispositivo.
Non plus ultra
Il nuovo piano plus, invece, permette di accedere contemporaneamente allo stesso abbonamento da due dispositivi non connessi alla stessa rete.
Istigazione a condividere
Questo tipo di fruizione apre di fatto alla possibilità di condividere i dati d’accesso con amici e parenti, ma Dazn ha specificato che tale pratica è da considerarsi non ammissibile al di fuori della sfera di famigliari conviventi. Pertanto, questa condotta, definita “illecita e fraudolenta”, sarà soggetta a provvedimenti da parte dell’OTT.
Analogamente a Spotify
Una situazione analoga a quella del piano famiglia di Spotify: un abbonamento condivisibile da un massimo di 6 profili diversi. Sulla carta, tale sottoscrizione è riservata ai soli membri conviventi del nucleo famigliare, tanto che, in fase di registrazione, a ogni profilo è richiesto l’indirizzo di residenza.
Amici
Di fatto, però, questo abbonamento è utilizzato da amici e parenti non conviventi senza ripercussione alcuna.
La qualità si paga… e non si condivide
Tornando a Dazn, la nuova stretta sulle condivisioni e le nuove tariffe per gli abbonamenti riflettono “Il valore degli eventi sportivi che trasmettiamo”, come afferma Stefano Azzi, ceo di Dazn Italia. Infatti, tra calcio, tennis e vari contenuti extra, il catalogo dell’OTT è sempre più ampio. (A.M. per NL)