Dopo un iter durato quasi un anno, Amazon può finalmente annunciare l’acquisizione definitiva di Mgm e del suo catalogo. Ancora, però, non è dato sapere come i titoli del Leone entreranno nell’universo di Prime Video, né se e come i rispettivi studios interagiranno.
Ufficializzazione
L’operazione ufficializzata nel maggio scorso è diventata oggi realtà: Amazon è definitivamente proprietaria di Mgm. Gli storici studios americani fanno ora parte a tutti gli effetti dell’universo di Bezos e si apprestano ad arricchire l’offerta entertainment di Prime Video.
L’intervento della Ftc
Subito dopo l’annuncio dell’operazione, però, si era interessata al caso la Federal Trade Commission, l’agenzia americana che si occupa di tutela dei consumatori e privacy. Ma non solo: anche alcune società statunitensi si erano dette preoccupate dalla manovra, temendo la creazione di una posizione dominante da parte di Amazon.
L’upgrade di Prime Video
Infatti, l’OTT si poneva già all’epoca come produttore e distributore di contenuti video per l’intrattenimento. Dunque, nulla di nuovo nella forma di Prime Video, ma un deciso upgrade per quanto riguarda la sostanza, vista l’imponenza del catalogo della Metro Goldwyn Mayer.
Prime Video come Discovery
Nonostante le perplessità e le dovute verifiche, alla fine è arrivato l’ok all’operazione. Come a suo tempo era stato per l’acquisizione di WarnerMedia da parte di Discovery, anche in questo caso, con il benestare della Federal Trade Commission e dell’UE, la manovra è stata portata a termine.
I numeri dell’operazione
L’acquisizione della casa cinematografica del leone diventa così la seconda operazione più importante nella storia del colosso americano, con una spesa di 8,5 miliardi di dollari (7,7 miliardi di euro). Se si esclude il debito, il valore della manovra è di 6,5 miliardi di dollari (in euro quasi 6 miliardi).
Mgm e il catalogo Prime Video
La dote che Metro Goldwyn Mayer porta con sé è impressionante: circa 4 mila film e 17 mila serie tv. Tra i nomi di punta spiccano la saga di James Bond e quella di Rocky. Tuttavia, non si sa ancora come questa mole di titoli si integrerà con il catalogo di Prime Video.
Studios a confronto
Infatti, anche Amazon possiede i propri studi che vanno a rifornire la ricca proposta di Originals dell’OTT. Una convergenza di aree di business che sembra a prima vista non essere compatibile, ma, va ricordato, mentre gli studi di Amazon sono più indirizzati sulle produzioni per il piccolo schermo, quelli di Mgm hanno sicuramente un focus (e un’esperienza) maggiore sulle pellicole da sala, come anche dimostrato dai titoli citati.
Prime Video vs Epix
Altro importante interrogativo circa la convivenza delle due realtà nella neonata società è sicuramente quello che riguarda il destino di Epix: la pay tv di Mgm. Come per gli studios bisogna dire che, per quanto l’area di interesse dei due player sia fondamentalmente la stessa, il servizio a pagamento della neo-acquisita è un canale televisivo a pagamento, mentre Prime Video uno svod. Proprio grazie a quest’ultima acquisizione, non si esclude che Amazon allarghi i propri investimenti anche alla tv lineare. (A.M. per NL)