È forse giunto il momento di arrenderci all’evidenza: il DTT non avrà mai pace, afflitto da canali provvisori, cambi di frequenze e logical channel number, Mbit/s insufficienti e utenti tormentati da immagini squadrettanti.
Ma le battaglie su LCN e Mbit/s, pur importanti, rischiano di far perdere di vista importanti e inarrestabili modifiche nelle abitudini dei fruitori dei contenuti. Che emergono chiaramente andando ad analizzare ai vari MIX i pattern di traffico nella rete italiana.
Il Mix di via Caldera
Via Caldera 21 non è un indirizzo qualunque: si tratta piuttosto del campus da dove a inizio anni ’90 Unisource NV ha iniziato a offrire connettività internet alle aziende italiane e dove fin da subito ha avuto sede uno dei principali Internet Exchange Point (IXP) nazionale: l’attuale mix.it. Esistono in Italia numerosi IXP, che proprio per la funzione di punto neutro d’interscambio di traffico tra le varie reti del paese risultano essere location ideali per fornire una metrica significativa dell’andamento del traffico della rete.
Non solo interscambio
Oltre al ruolo d’interscambio, queste strutture sono oggi location importanti per gli OTT, che possono utilizzare le strutture attigue per installare direttamente i propri apparati fornendo così un servizio affidabile e di qualità.
Topologia
Come nel caso di Netflix, come si desume dalla topologia della sua rete stessa: nella sola Italia Netflix elenca ben cinque partecipazioni in Internet Exchange e due hosting in peering location private. Analizziamo dunque i pattern di traffico (giornaliero e annuale) in alcuni di questi IXP.
Prime Time
Partiamo da mix-it con i dati di questi ultimi mesi, visualizzabili in questo grafico relativo all’ultima settimana di novembre 2021. È evidente come il traffico giornaliero veda ormai il suo picco tra le ore 21 e le 23.
Numeri importanti
Si tratta di numeri importanti: quasi 1,5 Tb/s durante Napoli-Lazio di domenica 28 novembre e di circa 1,3 Tb/s durante il prime time di lunedì sera. Si tratta di 200 Gb/s più della media del traffico durante le ore lavorative.
Dati storici – 2020
Confrontiamo ora questo dato con alcuni dati storici: settembre 2020, quando il traffico (che peraltro non superava i 0,86 Tb/s) aveva due massimi, uno durante le ore d’ufficio (verso le 15) e uno in prime time (alle 22).
Dati storici – 2015
E non è tutto, Abbiamo preso un giorno medio del 2015 (il 16 maggio, scelto in base alla disponibilità dei dati sulla waybackmachine). I picchi (che in questo caso erano di soli 0,145 Tb/sec) si posizionavano tutti nel pomeriggio e il prime time non si riusciva quasi a identificare.
L’impero Romano
L’analisi non può limitarsi un peering point milanese. Ecco dunque i dati di NAMEX The Roman (Em)Peer che vede anch’esso un picco durante la partita (…della Lazio) di domenica (280 Gbit/s) e un picco serale (sempre tra le 21 e le 23) di circa 230 Gb/s.
Idea resa
Potremmo continuare con altri IXP, come il Milan Neutral Access point, ma pensiamo di aver reso l’idea.
Effetto COVID…
I numeri confermano anche un dato su cui si è molto discusso: la migrazione dal DTT verso gli OTT ha visto una decisa accelerazione con il primo lockdown, come si vede chiaramente osservando il trimestre che ha inizio a Marzo 2020.
Netflix
Come abbiamo scelto le location appena analizzate? Semplicemente abbiamo approfondito il funzionamento di Open Connect, l’ingrediente (non) segreto che permette a Netflix di garantire una fluidità di servizio unita ad una qualità di immagini insuperabili. E in ogni caso superiore a qualunque emissione DTT.
Open Connect
Open Connect, formalmente un programma dedicato a fornire la miglior qualità di visione possibile tramite partnership si inserisce nel complesso sistema di ottimizzazione dell’esperienza utente implementato da Netflix, che partendo dalla home page passa per la tipologia di encoding per arrivare – appunto – alla distribuzione.
Approfondimento
Programma che merita un ulteriore approfondimento dedicato, cosa che NL si ripropone di fare in un prossimo articolo.
Conclusioni
Riteniamo dunque che nel contesto di una decrescita ormai costante del numero di telespetttatori della tv tradizionale non ci possano essere dubbi: gli agguerriti OTT stanno avendo un effetto destabilizzante sul sistema radiotelevisivo che conosciamo da decenni e il fenomeno va prendendo velocità. Veramente ci interessa il destino del blocco LCN 71-74? (M.H.B. per NL)